L’Unesco ha detto sì. La XVII sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ha deliberato l’entrata del Tocatì nel Registro della Buone Pratiche di salvaguardia del Patrimonio culturale Immateriale Unesco.
Il Festival dei Giochi Antichi entra così a far parte ufficialmente nel Registro delle Buone Pratiche UNESCO. Il sì definitivo è arrivato da Rabat, in Marocco, durante la XVII sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, nella capitale marocchina. In Marocco si sono recati per l’occasione, oltre ad Aga – Associazione giochi antichi che organizza il Tocatì rappresentata dal presidente Giorgio Paolo Avigo e dal vice presidente Giuseppe Giacon, il sindaco di Verona Damiano Tommasi e l’assessora alla Cultura e ai Rapporti con l’UNESCO Marta Ugolini.
Tocatì, come si è arrivati al riconoscimento
Un risultato arrivato dopo un lungo iter di valutazione, iniziato circa due anni fa. Si è trattato di un gioco di squadra, con l’Italia capofila di una candidatura multinazionale, che ha visto schierati anche Belgio, Cipro, Croazia e Francia. Tutti in prima linea per salvaguardare il gioco tradizionale.
Una candidatura frutto degli sforzi congiunti di AGA – associazione capofila della rete di comunità e istituzioni locali che fin dal 2003 ha trovato il supporto da Comune di Verona e della Regione del Veneto – e del Ministero della Cultura italiano che, con L’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura italiano, ha coordinato a livello tecnico-scientifico-istituzionale la Candidatura UNESCO del Programma Tocatì in dialogo con gli Uffici competenti degli Stati-parte coinvolti: Belgio, Croazia, Cipro, Francia.

Il Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia
Il Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (art. 18 della Convenzione), è lo strumento che gli Organi della Convenzione (il Comitato intergovernativo con il supporto dell’Organo di valutazione) usano per selezionare e portare all’attenzione della comunità internazionale quelle esperienze/programmi e progetti, nazionali o multinazionali, che meglio riflettono i principi e obiettivi della Convenzione. Le candidature multinazionali, favorendo processi di cooperazione, sono le più vicine allo spirito dell’Unesco, che ha come suo primo obiettivo la pace nel mondo attraverso la scienza e la cultura, nello sforzo di favorire processi di dialogo e mutuo rispetto tra i popoli e le culture.
Per l’Italia si tratta della prima iscrizione al Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia. Uno strumento innovativo e impegnativo che si distingue dalle Liste (in particolare la Lista Rappresentativa, fino ad oggi l’unica utilizzata dall’Italia) per un forte impegno nella sperimentazione di pratiche di effettiva salvaguardia del patrimonio vivente.
Nei suoi venti anni di vita ed esperienza – che corrispondono anche ai vent’anni di esistenza della Convenzione UNESCO (Parigi 2003) – l’Associazione Giochi Antichi (AGA) ha costruito attraverso Tocatì una solida rete a livello nazionale e internazionale – fondata su una programmazione di attività di salvaguardia (cooperazione, sensibilizzazione, identificazione, rivitalizzazione, ricerca e documentazione, educazione, formazione, promozione, protezione …) che vanno ben oltre il Festival Tocatì, identificato da tutto il partenariato come la principale azione del programma.
Verona capofila per il riconoscimento
«È un orgoglio – sottolinea il sindaco Tommasi – essere come Italia e come Verona capofila della prima buona pratica riconosciuta per la salvaguardia del patrimonio immateriale dell’Unesco. Un’esperienza che è nata dal basso, dalla città e che vive la città, e in questo Verona ne è parte e soprattutto ne è orgogliosamente sostenitrice da tanti anni. Credo che questo sia un giusto premio per quanti si sono impegnati fino ad oggi, anche per le amministrazioni precedenti che hanno dato fiato a questo progetto e hanno avuto la capacità di includere anche a livello internazionale gli altri paesi, Belgio, Francia, Croazia e Cipro, che sono stati insieme parte di questo progetto».
E aggiunge: «Da oggi il Tocatì ha sicuramente una responsabilità ancora maggiore, per rappresentare quello che ha sempre rappresentato, i giochi e gli sport tradizionali e soprattutto vivere gli spazi della città in un modo nuovo, condiviso, coinvolgendo famiglie, ragazzi, bambini e adulti attorno ad elementi di socialità tradizionali. Un particolare ringraziamento ad AGA, al Ministero della Cultura, alla Regione Veneto e a tutte le associazioni ONG che hanno partecipato a supportare la candidatura e soprattutto il Tocatì durante il Festival e non solo».

L’importanza delle comunità, delle pratiche e della cultura
«Un caloroso ringraziamento va all’Ufficio UNESCO del Segretrariato Generale del Ministero della Cultura Italiano e alle altre Istituzioni Nazionali per la fiducia, il sostegno e il lavoro di coordinamento. L’iscrizione di Tocatì nel Registro delle Buone Pratiche ci incoraggia a rafforzare la nostra azione all’interno della grande comunità UNESCO. Giochi e giocatori ci aiuteranno ad affrontare nuove sfide, facendo del patrimonio immateriale uno strumento di dialogo tra culture, benessere per le comunità e pace tra i popoli», dichiara Giorgio Paolo Avigo – Presidente Associazione Giochi Antichi (AGA).
«Siamo orgogliosi e veramente riconoscenti all’Associazione Giochi Antichi, al Ministero della Cultura Ufficio Unesco del Segretariato Generale e alla Regione Veneto – dichiara l’assessora Ugolini – per lo sforzo fatto nella direzione della candidatura del Tocatì come Buona Pratica per il Registro di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Per la nostra città questo riconoscimento, ad un valore immateriale nonché un patrimonio vivente che si inserisce in un contesto già riconosciuto dall’Unesco per il suo valore monumentale, è particolarmente rilevante, perché ci fa capire l’importanza delle comunità, delle pratiche e della cultura vissuta dalle persone. Inoltre questa candidatura del Tocatì, con Verona capofila di un gruppo composto da Francia, Cipro, Belgio e Croazia, sottolinea il valore delle relazioni internazionali, anche in modo informale, pienamente nello spirito dell’Unesco, che vuole creare la pace e il dialogo tra i popoli».
Il futuro
Con questo riconoscimento si apre una nuova fase storica per il Programma Tocatì. Ora dovrà perseguire e sviluppare i suoi obiettivi, così sintetizzati dall’Organo di valutazione dell’UNESCO, che ha riconosciuto l’eccellenza del dossier di candidatura:
- rafforzare un terreno comune di scambio e cooperazione tra comunità e istituzioni;
- istituire un processo per l’identificazione, la documentazione e il monitoraggio partecipativi dei giochi e degli sport tradizionali in quanto elementi del patrimonio vivente;
- migliorare la trasmissione dei giochi e degli sport tradizionali nell’educazione formale e non formale;
- responsabilizzare e proteggere le comunità, aumentando la loro capacità di garantire l’accesso e la gestione gli spazi pubblici;
- coinvolgere comunità, gruppi, individui, istituzioni e altri soggetti interessati in iniziative innovative di rafforzamento delle capacità.
Tocatì viene riconosciuto dall’Organo di valutazione UNESCO come un “community-based and multi-actor programme that provides a model for safeguarding intangible cultural heritage at the regional, subregional and international levels.” Un riconoscimento importante ed una responsabilità che portano Tocatì, con Associazione Giochi Antichi, il territorio di Verona, l’Italia intera insieme ai Paesi partner sempre più nel mondo, per un futuro ricco della diversità di culture e tradizioni, patrimonio vivente dell’Umanità.
Tutte le comunità ludiche tradizionali italiane parte del Programma Tocatì
- Associazione Giochi Antichi – Verona
- Gruppo S-cianco – Verona
- Comunità della ciaramela, Associazione culturale Fiö d’lä lippä – Mede – Pavia
- Gruppo di S’istrumpa. Federazione Italiana S’istrumpa, – Ollolai – Nuoro
- Gruppo del Gioco delle Bijé – Farigliano – Cuneo
- Comunità del lancio del maiorchino – Novara di Sicilia – Messina
- Comunità del pallone col bracciale. Ente Disfida del Bracciale – Treia – Macerata
- Federachon Esport Nohtra Tera – FENT-Brisogne – Aosta
- Gruppo del Trucco da Terra – Rialto – Savona
- Associazione Palla eh / Palla 21! Ciciano, Chiusdino – Siena
- Associazione del To’Vegna. CRAL Ferrarese – Mel – Belluno
- Associazione della Pantalera – Bosia – Cuneo
- Gruppo dello Stù – Montorio al Vomano – Teramo
- Gruppo della Corsa con la Cannata – Arpino – Frosinone
- Comunità del Cacio al fuso – Pienza – Siena
- Comunità dei Trampoli – Schieti – Perugia
- Gruppo del gioco delle Noci – Monterosso al mare – la Spezia
- Gruppo della Capanna – Santa Fiora – Grosseto
- Comunità delle Battuglie di Pastellessa – Macerata Campana – Caserta
- Comunità della Ruotta – Stenico – Aosta
- Comunità di Sburla la Rôda – Fossacaprara – Cremona
- Comunità delle Bisse – Bardolino – Verona
- Comunità del Pirlì – Gaverina Terme – Bergamo
- Comunità dello Zachegn – Faenza – Ravenna
- Comunità della Bala Créela – Gianico – Brescia
- Associazione Torri Umane – Irsina- Matera
- Comunità della Morra di Barbariga – Brescia
ONG e Università italiane nel Programma Tocatì
- UNPLI – Unione Nazione Pro Loco d’Italia
- MIMAP – Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari-Palermo
- Associazione Sant’Antuono & Le Battuglie di Pastellesse, Macerata Campania CE
- SIMBDEA – Società Italiana per la Museografia e i Beni DEA, c/o Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Palermo
- Associazione Italiana Beni Patrimonio Mondiale
- Associazione Giovani UNESCO – AIGU
- Cattedra Antropologia Culturale Università degli Studi di Chieti-Pescara
- Cattedra Unesco “Paesaggi Culturali del Mediterraneo e Comunità di Saperi” – Università degli Studi della Basilicata
- Università di Verona
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Articolo aggiornato in data 3 Dicembre 2022
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