Non si può passare per il Molise senza visitare Bonefro. Un paese immerso in un paesaggio splendido la cui vista, nelle belle giornate, spazia fino all’Adriatico. Un borgo di origine longobarda, in provincia di Campobasso, situato a un’altezza di 640 metri sul livello del mare.
Visitare Bonefro e le sue bellezze
Sovrastato dal rettilineo Regio Tratturo Celano-Foggia, è attraversato dalla strada statale 87 che lo collega al capoluogo molisano e alla località balneare di Termoli, facendone uno snodo nevralgico del Basso Molise. Ricco di storia, natura e buon cibo, Bonefro è spesso confuso con Venafro, città isernina cui lo lega, però, un’antica leggenda.
Molise: cosa vedere e dove andare in vacanza
Si narra che mille anni fa tre coppie di sposi, partiti da Venafro, fecero sosta qui e vennero assaliti dai briganti che rapirono le ragazze. Gli uomini, per il dolore, si tramutarono in pietre, mentre le donne con i pastori, diedero vita a “Venifro”, poi divenuto Bonefro. Ogni notte però, le donne si trasformano in colombe per posarsi sulle rocce dei loro amati.
Fra leggende e storia
Leggende a parte, la verità storica del borgo è raccontata dal Castello longobardo del X secolo e dalla chiesa di Santa Maria delle Rose del XII-XIII. Entrambi sorgono su uno sperone roccioso all’ingresso della Terra Vecchia, ricca di case caratteristiche e tranquille. Una di queste è stata acquistata da Mark Daniels, britannico di Cambridge, che ha scoperto Bonefro su internet e se n’è innamorato. La notizia, divenuta virale, ha acceso i riflettori sul paese, che pur sganciato dal turismo di massa, non manca di strutture ricettive a conduzione familiare, ispirate alle tradizioni di vecchie locande.
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Bonefro: cosa vedere?

Merita una visita il bellissimo Convento settecentesco di Santa Maria delle Grazie, riqualificato in struttura ricettiva e sede di eventi e mostre, oltre che del museo della civiltà contadina. Paese ricchissimo di acqua, Bonefro ospita due meravigliose fontane: quella dei Ciechi, costruita nel 1816, e l’ancor più suggestiva Fontana della Terra, del 1771. Attorno a quest’ultima scorre un teatro in pietra, d’estate sede di concerti e rappresentazioni.
L’acqua la fa da padrona pure nel rigoglioso Bosco Difesa, gigante verde che veglia sul borgo da migliaia di anni. Esso custodisce un piccolo eden di maestosi alberi, solcato da sentieri natura da percorrere a trekking con una meta finale. Stiamo parlando della Cascata dei Pioppi, spettacolare salto d’acqua immerso tra alberi, bacche carnose e macchie sempreverdi che vi lascerà senza fiato.

Il polo museale fa la spola con New York
Cos’hanno a che fare Bonefro e gli States? L’emigrazione e la fotografia, o meglio un suo grande interprete: Tony Vaccaro (1922). Famoso fotografo statunitense, di guerra e di moda, ha lavorato per la prestigiosa rivista Life ed è originario proprio di Bonefro. Ora vive nella Grande Mela, ma al paese, dove ha trascorso l’adolescenza, è rimasto legatissimo, tornandovi più volte. Palazzo Miozzi, accanto al Convento di Santa Maria delle Grazie, ospita una mostra permanente di alcuni suoi scatti.
A completare la singolare offerta museale di un paese piccolo di dimensioni ma ricco di cultura, c’è l’archivio Tina Modotti, ispirato alla famosa attrice, fotografa e pittrice e realizzato a cura della scrittrice tedesca Christiane Barckhausen. Altri due validi motivi per visitare Bonefro.
Articolo aggiornato in data 27 Agosto 2022
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