Ce l’ho, ce l’ho, mi manca. Con le meraviglie inserite nel patrimonio Unesco si potrebbe fare come con le figurine della Panini: provare a collezionarle tutte con una visita dal vivo e una foto ricordo. Anche se riuscire a mettere una bandierina personalizzata in ogni posto nel mondo, uno per uno, è una missione impossibile. Basti pensare che al momento sono stati riconosciuti patrimonio Unesco mondiale 1121 siti (869 siti culturali, 213 naturali e 39 misti) in 167 Paesi del mondo.
L’Italia, comunque, ha un primato che condivide con la Cina. Infatti, può vantare 55 siti patrimonio Unesco. Nessuno ne ha di più. Coprono l’intera Penisola. Si va dal Nord, al Sud, si passa dal Centro e si arriva fino alle Isole. Alcuni esempi? Si va dalle Dolomiti all’Etna, da Assisi ai centri storici di Siena, Roma e Napoli, fino al sito archeologico di Su Nuraxi di Barumini, in Sardegna. Dentro ci anche sono monumenti, ville, parchi, villaggi ancora oggi abitati, ma anche una tratta che si fa in treno tra le montagna e che parte da Tirano, vicino Sondrio.

Patrimonio Unesco: la lista completa dei siti italiani dal 1979 al 1999
- Arte Rupestre della Valle Camonica (1979)
- Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le Mura (1980 e 1990)
- La Chiesa e il convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e il ‘Cenacolo’ di Leonardo da Vinci (1980)
- Centro storico di Firenze (1982)
- Venezia e la sua Laguna (1987)
- Piazza del Duomo a Pisa (1987)
- Centro Storico di San Gimignano (1990)
- I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (1993)
- La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto (1994)
- Centro storico di Siena (1995)
- Centro storico di Napoli (1995)
- Crespi d’Adda (1995)
- Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po (1995)
- Castel del Monte (1996)
- Trulli di Alberobello (1996)
- Monumenti paleocristiani di Ravenna (1996)
- Centro storico di Pienza (1996)
- Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (1997)
- Il Palazzo reale del XVIII secolo di Caserta con il Parco, l’Acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio (1997)
- Costiera Amalfitana (1997)
- Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande (1997)
- Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) (1997)
- Residenze Sabaude (1997)
- Su Nuraxi di Barumini (1997)
- Area Archeologica di Agrigento (1997)
- Piazza Armerina, villa romana del Casale (1997)
- L’Orto botanico di Padova (1997)
- Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (1998)
- Centro Storico di Urbino (1998)
- Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (1998)
- Villa Adriana (Tivoli) (1999)
I patrimoni dell’umanità del nuovo millennio
- Isole Eolie (2000)
- Assisi, La Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (2000)
- Città di Verona (2000)
- Villa d’Este (Tivoli) (2001)
- Le città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale) (2002)
- Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia (2003)
- Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia (2004)
- Val d’Orcia (2004)
- Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (2005)
- Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli (2006)
- Mantova e Sabbioneta (2008)
- La Ferrovia Retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (2008)
- Dolomiti (2009)
- Monte San Giorgio (2010)
- I longobardi in Italia. Luoghi di potere (2011)
- Siti palafitticoli preistorici delle alpi (2011)
- Ville e giardini medicei in Toscana (2013)
- Monte Etna (2013)
- Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato (2014)
- Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (2015)
- Opere di difesa veneziane del XVI e XVII sec. Stato di Terra-Stato di Mare Occidentale (bene transnazionale, per l’Italia Peschiera, Bergamo, Palmanova) (2017)
- Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (bene transnazionale, per l’Italia Parco Nazionale Lazio, Abruzzo e Molise, Sasso Fratino, Monte Raschio, Foresta Umbra, Cozzo Ferriero, Monte Cimino) (2017)
- Ivrea, città industriale del XX secolo (2018)
- Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (2019)
Unesco: cosa significa e cosa fa?

Unesco è l’acronimo di Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. La sua missione è quella di «costruire una pace duratura e che essa debba essere fondata sull’educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione fra nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione», si legge sul sito ufficiale dell’Unesco.
Ma l’obiettivo riguarda anche «l’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo». Da qui l’esigenza di creare un Comitato del Patrimonio mondiale che seleziona i siti da inserire nell’elenco del patrimonio Unesco. Infatti, alcuni luoghi del Terra sono di “eccezionale valore universale”, quindi fanno parte del patrimonio comune dell’umanità.
Entrare nella lista del patrimonio Unesco non è semplice. La procedura interna e poi internazionale richiede un lavoro di anni tra progetti e incartamenti. Infatti, nella lista ufficiale mancano dei posti che hanno tutti i requisiti per fare parte del patrimonio Unesco in futuro, vedi Taormina, Volterra, Civita di Bagnoregio (come ci ha confermato in esclusiva il sindaco) o le Murge di Altamura.
Bisogna tornare indietro nel tempo, precisamente al 1979, per trovare il primo sito patrimonio Unesco dell’Italia. Si tratta dell’Arte Rupestre della Valle Camonica. Subito dopo Roma e il suo centro storico hanno tagliato il traguardo insieme alla Chiesa e al convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e al “Cenacolo”di Leonardo da Vinci. L’ultimo arrivato? Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, lassù in provincia di Treviso.
Articolo aggiornato in data 20 Luglio 2022
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