Santuario Castelpetroso: una piccola Lourdes in Molise

Dal borgo vecchio alla Riserva di Monte Patalecchia passando per il Santuario di Castelpetroso. Un altro pezzo di Molise ricco di bellezza

Italia, paese di fede e devozione mariana e il Molise non fa eccezione. Sì, perché proprio nel cuore della regione, in provincia di Isernia, c’è la Basilica di Maria S.S. Addolorata nota anche come Santuario di Castelpetroso.

Questa sorta di piccola Lourdes si trova presso il borgo medievale omonimo e appare, dalla strada sottostante, immersa nei boschi del Monte Patalecchia. Il colpo d’occhio è senz’altro mozzafiato. Merito delle guglie verticali, in perfetto stile neogotico, che caratterizzano l’edificio.

Santuario di Castelpetroso: la storia

Il Santuario di Castelpetroso venne eretto alla fine dell’Ottocento a seguito di apparizioni mariane nei dintorni del borgo. Furono due pastorelle del posto, Fabiana Cicchino e Serafina Valentino, a scorgere, nel 1888, la visione della Madonna “addolorata” col figlio morto fra le braccia.

La notizia si diffuse in un baleno e alle apparizioni fece seguito lo sgorgare di una sorgente d’acqua miracolosa, foriera di comprovate guarigioni. Pochi anni dopo, nel 1890, l’architetto Gualandi diede il via alla costruzione del Santuario di Castelpetroso. Consacrato nel 1975 il Santuario venne riconosciuto basilica minore dopo la visita di Papa Francesco, nel 2013.

interno del Santuario di Castelpetroso
Castelpetroso, Isernia, Molise. Santuario della Madonna Addolorata

Alto 57 metri, si estende su 10.000 m.q. e può ospitare migliaia di fedeli. Proprio per facilitare l’accesso dei pellegrini, il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso fu costruito poco distante dal reale luogo delle apparizioni, piuttosto impervio. Quest’ultimo è oggetto di un’escursione non proibitiva, ma da effettuare gps alla mano, che parte dalla Cappella La Maddalena e ascende al luogo sacro. Lungo il percorso sarete gratificati dagli spettacolari scorci panoramici del santuario immerso nella vegetazione boschiva.

Castelpetroso: cosa vedere e cosa fare

Siete degli irriducibili non credenti e pensate che a Castelpetroso non ci sia nulla di interessante per voi? Niente di più sbagliato perché la località ha molto da offrire. Parliamo della Riserva naturale regionale Monte Patalecchia, torrenti Lorda e Longaniello, un autentico miracolo della natura, a ovest del Matese. Oltre 2000 ettari di boschi, radure, corsi d’acqua, svariate specie vegetali e animali rendono l’habitat un prezioso microcosmo.

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Esplorandolo a piedi, in mountain bike o a cavallo, potrete imbattervi in daini, volpi, caprioli e persino lupi appenninici. Pure da quest’area protetta, la vista sul Santuario di Castelpetroso è spettacolare. Infine, la visita al borgo stesso di Castelpetroso non vi deluderà. Stiamo parlando del vecchio nucleo, mentre il paese nuovo si sviluppa più in basso e fa da raccordo a frazioni quali Casale, Guasto e Indiprete.

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Come ogni agglomerato medievale che si rispetti, oltre al Santuario Castelpetroso ospita tanto altro. Qui la bellezza passa anche per castello, la chiesa parrocchiale e un nugolo di stradine e piazzette impreziosite da botteghe e ristorantini. È in questi ultimi che potrete gustare le specialità locali, tutte appetitose come è tipico della la cucina molisana. Echi di tradizioni secolari e contadine, sono piatti come la polenta, la trippa al sugo e la pasta e fagioli. Piatti semplici ed economici, insaporiti con i condimenti locali.

Articolo aggiornato in data 8 Agosto 2022
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