Un mare da cartolina da far invidia ai Caraibi: stiamo parlando di un breve tratto del Salento, della parte meno battuta della regione Puglia. Dove il turismo di massa (italiano e straniero) è praticamente inesistente. Il motivo? Sconosciuto e inspiegabile. Una cosa però è certa: qui non ci arrivi per caso. Perché geograficamente questa zona è un diamante incastonato sullo Ionio.
Da Bari ci vuole poco più di un’ora per arrivarci, da Lecce qualcosa di più. Ci troviamo in provincia di Taranto, proprio all’inizio della Litoranea Salentina, nel triangolo tra Talsano, Leporano e Pulsano. Siamo sulla Ruote 66 della Puglia che, appunto, lambisce lo Ionio e va verso il cuore del Salento: si tratta del percorso che tocca prima Gallipoli e arriva fino a Santa Maria di Leuca. Posti battuti in lungo e in largo.

La costa di questa zona del Salento: info sulle strutture
La costa è caratterizzata da piccole baie, da insenature naturali con acqua cristallina e piccoli pesci che si spingono fino alla riva senza timore. Sì, qui in Salento ti puoi vedere i piedi per quanto è limpido il mare. Ci sono spiagge libere (per esempio Saturo), ma anche attrezzate. Quelle che vanno di più sono Canneto Beach e Lido Gandoli. Poco distante c’è anche un camping che si chiama Porto Pirrone.
Nelle vicinanze di Talsano, Leporano e Pulsano ci sono centinaia e centinaia di ville private a due passi dal mare. La stragrande maggioranza è di proprietà dei cittadini di Taranto che hanno una seconda casa a 15 chilometri dall’abitazione principale, in città. Si trasferiscono sulla Litoranea del Salento durante i mesi più caldi per godersi l’estate e una qualità del mare che non è inferiore a quella della Sardegna o di Ibiza. In ogni caso, da queste parti, non mancano b&b, hotel (pochi) e case da prendere in affitto. Ma è consigliabile – anzi, quasi obbligatorio – avere una macchina o un motorino per gli spostamenti.
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I sevizi: dai centri abitati alla Litoranea
Il costo della vita in questo tratto del Salento non è alto. Talsano, Leporano e Pulsano sono dei centri abitati ben serviti. Non mancano comunque piccoli market, pescherie, pub, farmacie, tabaccherie e macellerie lungo la Litoranea. Insomma, non c’è bisogno per forza di spingersi all’interno per comprare i beni di prima necessità, per consumare un pasto veloce e o per ascoltare della musica dal vivo.
Le regine sono le cozze. Ma c’è molto di più
Le cozze sono il “piatto nazionale”. Si cucinano in tanti modi. Con la pasta (rigorosamente tubetti) oppure nella versione più tradizionale, cioè riso, patate e cozze. Vengono servite anche come antipasto o secondo in versione gratinate, impepate o ripiene. Il prezzo? Le cozze – in questa zona del Salento – vanno da 1 euro a 1,50 euro al chilo. Già pulite non superano il costo di 3 euro al chilo. In città grandi come Roma partono da almeno 5 euro al chilo.
E poi chiaramente il pesce va per la maggiore, come in tutto il Salento. Qui si trovano – giusto per direne una – cicale di mare grandi quanto due mani. Orate e spigole che sanno davvero di mare. Gamberi dal gusto intenso e saporito. Altro? Ortaggi, latticini (da provare la burrata) e anche la puccia, una sorta di panino versione maxi. Nota finale: sulla Litoranea si possono trovare distese di pomodori in vendita a prezzi stracciati.

Articolo aggiornato in data 15 Giugno 2022
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