Cosa vedere in Campania

Dai segreti nascosti fra i vicoli di Napoli, alle perle della costiera amalfitana, fra panorami mozzafiato che tutto il mondo ci invidia. senza dimenticare un'offerta enogastronomica che ha pochi rivali

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Parlare della Campania come di una terra da scoprire può sembrare una frase fatta. Eppure è semplicemente realtà. Dai tesori nascosti fra i vicoli di Napoli, alle meraviglie della costiera amalfitana, senza dimenticare le bellezze dell’entroterra.

Inoltre, il patrimonio enogastronomico campano è talmente vasto che richiederebbe un capitolo a sé stante. A cominciare da uno dei piatti più conosciuti nel mondo: la pizza. Non rimane, quindi, che perdersi on the road alla scoperta delle bellezze della Regione Campania

La Regione Campania è famosa nel mondo soprattutto per la fama del suo capoluogo. Il nostro viaggio inizierà proprio da lì, esplorando i vicoli della città per rivelare i suoi segreti. Da qui, proseguiremo oltre il Vesuvio “visitando” altre città e le isole di uno degli arcipelaghi più belli del mondo.

Visitare la Campania: esplorare Partenope

Parlando di Napoli, esistono due città. E non si sta giocando su due nomi. Napoli infatti, è conosciuta anche col nome di Partenope. Questo nasce da una leggenda secondo la quale una delle sirene tentatrici di Ulisse, dopo aver fallito nel tentare l’eroe greco, si innamorò di lui e morì di crepacuore. Il suo corpo venne trasportato dalle onde fino alle rive del luogo dove oggi sorge Napoli.

Parlando di due città, ci si riferisce a una “palese” e una nascosta. Perché al di là dei luoghi conosciuti dalla gran parte dei turisti, come Piazza del Plebiscito, il Palazzo Reale (residenza dei viceré durante la dominazione borbonica del Regno di Napoli) e il Teatro San Carlo, c’è molto di più da scoprire. In questo caso, il modo migliore per visitare Napoli è “perdersi” letteralmente nella città, esplorandola senza una meta.

visitare la Campania, il lungomare di Napoli
Lungomare di Napoli (foto: Stampa Italiana)

Camminando per le vie di Napoli

Il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere in Campania può cominciare da una passeggiata sul lungomare di Napoli arrivando fino a Castel dell’Ovo e al Castel Nuovo (meglio conosciuto come Maschio Angioino). Da qui, spostarsi verso l’interno passeggiando per la centralissima via Roma (già via Toledo) per il cosiddetto “struscio”, lo shopping fra i negozi. Qui, inoltre, ci si può fermare a visitare la fermata della metro cittadina Toledo, definita come la stazione più bella del mondo. Passare quindi allo storico mercato del quartiere della Pignasecca, per poi dirigersi verso il Vomero utilizzando la funicolare. 

Un altro esempio? Dirigetevi verso San Biagio dei librai, conosciuta anche come “Spaccanapoli” in quanto divide in due la città. Da qui potrete visitare le chiese del Gesù nuovo e del Gesù vecchio, o il monastero di Santa Chiara e il suo chiostro per poi arrivare alla Cappella di San Severo e ammirare la statua del Cristo Velato. E se vi trovate in città nel periodo natalizio, una meta obbligata è la salita di San Gregorio Armeno famosa per le botteghe che espongono statuine per il presepe, dai classici pastori a personaggi famosi del mondo dello sport, politica e spettacolo. Infine, per una gita fuori porta dal forte sapore culturale, basta recarsi a Pompei, una delle aree archeologiche già grandi e famose nel mondo.

Oltre il Vesuvio

Napoli è la città capoluogo e come tale ci sarebbe molto altro da dire a proposito. Tuttavia, quando si decide di visitare la Campania le città e le mete a disposizione sono molteplici. Non da meno di Napoli, infatti, sono le altre province della Regione, come Salerno, Caserta, Benevento e Avellino.  Parlando di Salerno, ogni suo abitante affermerà con assoluta certezza che il lungomare della città è il più bello del mondo. Una convinzione che, molto probabilmente, verrà condivisa da molti visitatori dopo un solo sguardo. Tuttavia, questo è solo uno dei più evidenti tesori della città. Dall’antico Castello di Arechi, alla Cattedrale della città costruita su un antico tempio romano.

Inoltre, in provincia di Salerno si trova l’area archeologica di Paestum con i suoi templi, costruiti nel periodo della Magna Grecia e inseriti tra i patrimoni dell’umanità protetti dall’Unesco. 

Se pensiamo a Caserta, invece, la città è famosa nel mondo soprattutto per la sua Reggia. Realizzata dall’architetto Luigi Vanvitelli per volere di Carlo di Borbone. La realizzazione durò dal 1752 al 1845. Oggi, insieme al Belvedere di San Leucio e all’Acquedotto Carolino fa parte dei patrimoni dell’umanità protetti dall’Unesco.

Anche Benevento possiede un notevole patrimonio culturale e storico. A cominciare dall’Arco di Traiano realizzato nel 114 d.C. in onore dell’imperatore all’apertura della via Traiana. Altri monumenti degni di nota sono il Teatro romano, inaugurato nel 128 d.C. dall’imperatore Adriano e la Chiesa di Santa Sofia (774 d.C.), importante testimonianza dell’architettura longobarda, che dal 2011 è protetta dall’Unesco.

Di Avellino, seconda città per estensione della regione, ricordiamo il Duomo di Santa Maria Assunta e San Modestino (patrono della città) e la Torre dell’Orologio. Costruita in stile barocco è alta 36 metri e visibile anche in lontananza. Inizialmente più bassa rispetto alla versione attuale, successivamente alla sua inaugurazione venne aggiunto un terzo livello ai due già esistenti con un orologio a campane.

Infine, non si possono dimenticare le tre isole della Campania. Ischia, Capri e Procida, con la loro storia e le loro bellezze come la Grotta azzurra e i Faraglioni di Capri o il Castello Aragonese di Ischia e le sue sorgenti termali.

visitare la Campania, i Faraglioni a Capri
Veduta dei Faraglioni di Capri dal belvedere di Punta Tragara (foto: Stampa Italiana)

Cosa vedere in Campania? Partiamo dalla costiera amalfitana

Una zona molto frequentata in tutti i periodi dell’anno da turisti italiani e stranieri è quella della costiera amalfitana. Questo territorio, subito dopo la penisola sorrentina, va da Positano a Vietri sul Mare. Prende il nome dalla città più caratteristica, Amalfi, una delle quattro storiche repubbliche marinare, ed è composto da 13 comuni, tutti molto caratteristici. Dai già citati Positano e Vietri, a Cetara (famosa per la sua colatura di alici), passando per Maiori e Minori, fino a Ravello (la città della musica), Praiano e Furore con il suo piccolo fiordo.

Capri, l’isola azzurra

Dalla costiera amalfitana ci si può anche spostare, tramite aliscafo, verso le isole dell’arcipelago toscano. Fra tutte, Capri è, senza dubbio, quella che per fascino riscuote più successo nel mondo. Deve il suo soprannome alle sue acque di un azzurro intenso e alla Grotta Azzurra. Anticamente si trattava di un ninfeo e fu riscoperta poi nel 1826. Quando la luce del sole entra dall’apertura, parzialmente sommersa, si riflette sulle acque conferendo a tutto l’ambiente un intenso colore azzurro.

L’isola è divisa in due comuni, Capri e Anacapri e ogni suo scorcio è un piccolo capolavoro di bellezza naturale e architettonica. Dai giardini di Augusto al Parco di Villa San Michele, tra i più Belli d’Italia. O edifici storici come la Certosa di San Giacomo e la Casa Rossa con il suo museo. Fino ai suoi splendi panorami come il belvedere di Punta Tragara da dove si possono ammirare quelli che sono i simboli dell’isola: i Faraglioni. questi, inoltre, sono anche protagonisti di un progetto pilota volto a ripristinare l’ambiente di quel tratto di mare. I Faraglioni, infatti, sono vittime dei pescatori di frodo per via della presenza dei datteri di mare, di cui è vietata la pesca.

I porti della Campania

Data la grande disponibilità di mete, non soltanto all’interno della regione, la Campania è dotata di numerosi porti. Qui le principali compagnie di navigazione permettono, grazie a traghetti e aliscafi, di raggiungere le isole e altre destinazioni. Ad esempio, da Napoli è possibile raggiungere le isole dell’arcipelago campano (Capri, Ischia e Procida), le isole Eolie, Sardegna e Sicilia. Da Salerno, invece, oltre ai collegamenti con il golfo di Napoli e la costiera amalfitana si possono raggiungere anche la Sicilia e la Tunisia. 

  • Molo Beverello (Napoli)
  • Mergellina (Napoli)
  • Calata Porta di Massa (Napoli)
  • Molo Manfredi (Salerno)
  • Molo Masuccio Salernitano (Salerno)
  • Marina d’Arechi (Salerno)
  • Marina Piccola (Sorrento)
  • Marina Coppola (Amalfi)
  • Porto di Positano
  • Marina di Stabia (Castellammare di Stabia/Pompei)
  • Il Muraglione (Torre del Greco)
  • Porto di Torre Annunziata
  • Ischia Porto
  • Casamicciola Terme (Ischia)
  • Forio (Ischia)
  • Marina Grande (Capri)
  • Sancio Cattolico (Procida)
  • Porto di Sapri-Giannetti (Sapri)

Agropoli e il suo tramonto mozzafiato

Le coste e le spiagge della Campania sono famose in tutto il mondo. Oltre a mete famose nel mondo come la penisola Sorrentino o la costiera amalfitana, però, la regione offre anche tanti altri luoghi suggestivi. Tra questi, ad esempio ce n’è uno proprio in provincia di Salerno. Si tratta di Agropoli dove ogni sera è possibile godere di un tramonto davvero suggestivo.

La città sorge su un promontorio a picco sul mare e, oltre al suo panorama, meritano una visita le sue chiese e il castello angioino-aragonese che domina il golfo. Per accedere al centro storico, circondato da antiche mura, bisogna varcare l’antico portone seicentesco raggiungibile a piedi attraverso la caratteristica salita degli “scaloni”. Questa per secoli ha costituito l’unica via d’accesso al borgo ed è attualmente uno dei pochi esempi esistenti di salita a gradoni.

Quali sono i prodotti tipici della Campania?

Per descrivere esaurientemente l’offerta enogastronomica della regione, probabilmente,  non basterebbe un libro. E molti, infatti, ne sono stati scritti sull’argomento. A cominciare dal piatto che più di tutti ha reso famosa la regione nel mondo: la pizza. Questa però è soltanto la prima di quello che sarebbe un lungo elenco di piatti, come gli gnocchi alla sorrentina, il sugo alla genovese o la frittata di maccheroni, senza dimenticare il casatiello o la pastiera, tipici del periodo pasquale, o un altro dolce come il Babà. 

Insomma, è possibile visitare la Campania anche restando comodamente seduti a tavola.  Andando a esaminare la lista delle specialità enogastronomiche, sono oltre 50 i prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento Doc, Docg o Igt. Dalla frutta con i limoni di Sorrento o della Costa d’Amalfi (Igp)e il fico bianco del Cilento (Dop), ai formaggi come il Provolone del Monaco, il Fiordilatte di Agerola o la Mozzarella di bufala campana (Dop), ai prodotti della terra come il pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino (Dop) e ai Fagioli dell’Occhio e al fico bianco del Cilento (Dop). Senza dimenticare i vini, come il Fiano di Avellino o la Falanghina del Sannio (Dop).

Giornali della Campania: tante news per raccontare il territorio

Un territorio vasto come quello della Campania necessita di una copertura adeguata. Infatti, sono molteplici le testate giornalistiche locali che quotidianamente si occupano di raccontare quanto succede nella regione. Dall’attualità, alla cronaca fino allo sport con il calcio in prima linea. News che possono essere seguite non solo in Italia, ma anche all’estero. Questo grazie ai giornali online e ai loro continui aggiornamenti.

Articolo aggiornato in data 12 Maggio 2023
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