Cascate di Carpinone: tutto quello che c’è da sapere

Le cascate di Carpinone sono un gioiello naturalistico del Molise e fiore all’occhiello dell’omonimo borgo medievale in provincia di Isernia

Compaiono all’improvviso come un miraggio in un bosco da fiaba, al termine di un trekking assolutamente accessibile. Sono le Cascate di Carpinone, gioiello naturalistico del Molise, e fiore all’occhiello dell’omonimo borgo medievale in provincia di Isernia.

CASCATE DI CARPINONE, DOVE SONO E COME ARRIVARCI: LA MAPPA

Cascate di Carpinone: trekking da fiaba

A lungo sconosciute ai più, come tanti altri tesori nascosti della regione, devono la loro notorietà all’iniziativa dei giovani volontari di un’associazione locale. Questi ultimi ne hanno fatto la meta di itinerari turistici ad hoc e li hanno promossi con un tam tam divenuto virale, nell’ambito di qualsiasi ricerca web attinente al Molise.

LEGGI ANCHE: Molise: cosa vedere e dove andare in vacanza

Dettaglio delle cascate di Carpinone, Isernia, Molise
Cascate di Carpinone, Isernia – Molise

Immerse in una vegetazione rigogliosa, le cascate di Carpinone, una principale e due secondarie, si possono raggiungere a piedi. I percorsi trekking, con difficoltà medio bassa, si dipanano dal centro del paese. Si tratta di sentieri con tanto di precise indicazioni scolpite nel legno, nel rispetto di un habitat naturale rimasto inviolato per secoli.

Al termine della camminata, che prevede persino dei piccoli ponti tibetani, l’effetto sorpresa, accompagnato dallo scroscio d’acqua, è di grande impatto. E non finisce qui. Per i più spericolati c’è l’opportunità di praticare in loco acquatrekking, ovviamente al seguito di guide locali esperte.

Tornati alla piazza di Carpinone, da dove siete partiti, concedetevi la visita al borgo. Riserva uno scenografico mix di vivoli e piazzette dove spicca l’imponente fortezza di Giacomo Caldora, capitano di ventura al soldo degli Angioini. Da vedere pure la Chiesa della Madonna delle Grazie, gioiello rinascimentale, intitolato a San Rocco, il patrono locale.

Visitare Carpinone: quante sorprese

A parte questa natura stupefacente con scorci che sembrano uscire da un racconto di maghe e folletti, oltre alle cascate di Carpinone questa meta riserva molto altro. Per quanto poco antropizzato rispetto ad altri luoghi della regione, infatti, questo  territorio cela, a chi ha voglia di esplorarlo, altri tesori. Per esempio, poco a ovest del borgo, c’è il Monte dei Santi, altura dall’aspetto rotondeggiante e dall’appellativo emblematico.

Si chiama così perché presso le grotte custodiscono reliquie antichissime. Sono i resti dei cristiani scampati alle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano e rifugiatisi in catacombe scavate tra queste rocce, successivamente ampliate da numerosi condotti. Questa parte di Molise, insomma, è intrisa di una intensa spiritualità, oltre che ricca di storia. Non è un caso, che poco distante dal Monte dei Santi, c’è pure una sorgente dalle proprietà, forse non miracolose, ma certo curative.

Cascate di Carpinone e non solo

Stiamo parlando della Fonte degli ammalati, sorgente naturale in località Pontenuovo, molto apprezzata per le proprietà diuretiche della sua acqua. Si raggiunge seguendo un breve sentiero che parte dalla strada provinciale di Castelpetroso. Altra località della provincia di Isernia, molto frequentata per lo spettacolare santuario mariano dell’Addolorata, una delle storiche attrattive turistiche del Molise, ma questa è tutta un’altra storia.

LEGGI ANCHE: Santuario Castelpetroso: una piccola Lourdes in Molise

 

 

Articolo aggiornato in data 17 Luglio 2022
© Riproduzione riservata