Cammino dei Briganti, 100 km con se stessi da Sante Marie e ritorno

I camminatori arrivano da tutta Italia per gustarsi questo percorso immerso nella storia, che si può fare in solitaria o in gruppo. E iniziano il viaggio da Sante Marie, dove si trova il Museo del Brigantaggio. Ne abbiamo parlato con Luciana Orlandini, responsabile della Riserva naturale regionale Grotte di Luppa ma anche dell’Ufficio Salvacondotti

La natura qui è selvaggia e meravigliosa. Ecco il grande spettacolo che si può vivere percorrendo il Cammino dei Briganti, un percorso di 100 km che si snoda tra il Lazio e l’Abruzzo toccando paesini medievali e laghi, boschi e montagne. E, perché no, il cuore delle persone che si incontrano. Accoglienti e pronte a dare supporto ai camminatori. 

Il Cammino dei Briganti – ideato da Luca Gianotti e disegnato tra la Marsica e il Cicolano, cioè nella zona tra Rieti e L’Aquila – ha un forma circolare: l’arrivo e la partenza si trovano a Sante Marie. Il percorso, tra i migliori d’Italia, passa da Cartone, il Lago della Duchessa, Rosciolo, Magliano de’ Marsi, Scurcola Marsicana e Località Le Crete, vicino Tagliacozzo. Nomi che forse ai più non dicono niente, ma che in realtà hanno tantissimo da offrire sotto diversi aspetti.      

Cammino dei Briganti, indicazioni lungo il sentieri
Indicazioni lungo il Cammino dei Briganti. Foto di Daniele Bagnol

Cammino dei Briganti: le tappe

1° giorno Sante Marie (850 m) a Santo Stefano (1.050 m)
(5,6 km). Dislivelli: in salita 380 m – discesa  160 m.

2° giorno Santo Stefano (1.050 m) a Valdevarri (1.020 m) e a Nesce (850 m)
(13,9 km). Dislivelli: salita 400 m, discesa: 625 m

3° giorno Nesce (850 m) – Villerose – Spedino – Cartore (944 m)
(16,6 km). Dislivelli: salita 440 m, discesa 330 m. 

4° giorno Anello di Cartore – Lago della Duchessa (tappa facoltativa)
Ci sono due possibilità, una più semplice di 12,3 km e una di 15 km, ma molto più lunga come dislivelli e solo per escursionisti esperti.

5° giorno Cartore (944 m) – Santa Maria in Valle Porclaneta – Rosciolo (909 m)
(8 km). Dislivelli: salita 280 m, discesa 330 m.

6° giorno Rosciolo – Magliano de’ Marsi – Località Le Crete (non è un paese) (770 m) (14,5 km) Dislivelli: salita 270 m, discesa 350 m.

7° giorno Località Le Crete (Tagliacozzo) – Sante Marie (850 m) (21 km) Dislivelli: salita 560 m, discesa 450 m.

Cammino dei Briganti: il nome e le origini 

Un tramonto lungo il percorso
Scatto al tramonto. Foto di Daniele Bagnol

Il Cammino dei Briganti ricalca la linea di confine del Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. In questi luoghi, tra Abruzzo e Lazio, vivevano dei veri briganti, che si opponevano all’esercito piemontese durante l’Unità d’Italia.

I camminatori arrivano da tutta Italia per gustarsi questo percorso immerso nella storia, che si può fare in solitaria o in gruppo. E iniziano il viaggio da Sante Marie, dove si trova il Museo del Brigantaggio. Un posto che raccoglie cimeli documenti, armi, abiti, foto e lettere degli anni che coincisero con l’Unità d’Italia. 

Un altro passaggio “obbligatorio” è l’Ufficio Salvacondotti, che rilascia i salvacondotti e gli attestati. A gestirlo ci pensa Luciana Orlandini, responsabile della Riserva naturale regionale Grotte di Luppa. Prima di partire vi consegnerà un libretto che va timbrato tappa dopo tappa nelle strutture che si trovano lungo il percorso e alla fine vi consegnerà un attestato da “Brigante Onorario”.

Parola a Luciana Orlandini dall’Ufficio Salvacondotti

«Spero che questo cammino resti così come è, selvaggio e ricco di meraviglie. E’ bello vedere i camminatori soddisfatti da questa esperienza e dall’accoglienza che trovano dalle persone che vivono qui. Il Cammino dei Briganti piace sia agli italiani che agli stranieri: in passato abbiamo ospitato olandesi, tedeschi, inglesi e anche cinesi. Vengono anche dal nord Italia, lassù hanno le Alpi, ma restano abbagliati dai nostri paesaggi e dal calore umano che incontrano. Il Covid? Ha inciso, ma fino a un certo punto. I camminatori magari dormono in tenda ma non rinunciano alla loro passione», ci spiega Luciana Orlandini.

Cammino dei Briganti, zona verde e le montagne
Veduta delle montagne. Foto di Daniele Bagnol

Info, durata e stagioni  

Il Cammino dei Briganti è adatto a tutti: dai bambini (da 6 anni in su) fino agli anziani (Over 60). Spesso si incrociano i gruppi scout e anche chi decide di percorrerlo in mountain bike. La regola numero uno? Si cammina lentamente. Il percorso ufficiale, infatti, dura 7 giorni. Ma esistono delle varianti più o meno impegnative. «Salire su Lago della Duchessa è faticoso, ma ne vale la pena», ci conferma Luciana Orlandini. Non esiste un mese in particolare per affrontare la settimana di camminata, ma è chiaro d’estate si va incontro la caldo e d’inverno al freddo.    

Lago della Duchessa con animali
Il lago della Duchessa. Foto di Daniele Bagnol

Si può dormire in strutture attrezzate oppure in tenda, sotto le stelle. Chi l’ha percorso dice che è un’esperienza che ti può cambiare la vita. Maggiori informazioni si possono trovare visitando il sito ufficiale del Cammino dei Briganti.     

Articolo aggiornato in data 16 Giugno 2022
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