La sua storia, i suoi panorami e la sua offerta culturale fanno di Amalfi un vero e proprio tesoro della Campania e di tutta Italia. La città è stata la prima delle quattro repubbliche marinare insieme a Genova, Pisa e Venezia. Oggi lo stemma di Amalfi, insieme a quello delle altre tre città, fa parte della bandiera della Marina Militare e della Marina Mercantile italiana.
“Capoluogo” della costiera che da lei prende il nome e che dal 1997 fa parte del patrimonio dell’Unesco, Amalfi è il punto di partenza ideale per una visita del territorio. Da qui, infatti, è possibile raggiungere le vicine Atrani e Ravello o prendere un traghetto per Capri o Positano.

Il Paradiso in terra
Arrivati sul lungomare di Amalfi, una delle entrate è dalla Porta della Marina. Qui sono poste alcune targhe recanti massime riferite alla città. Come una poesia di Salvatore Quasimodo che ricorda le bellezze di Amalfi, o una frase del poeta Renato Fucini: “Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in Paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri”.
Superata la porta ci si trova in piazza Duomo. Qui, a dominare la piazza dall’alto dei suoi 61 scalini, c’è la cattedrale di S.Andrea apostolo, patrono della città. Il complesso architettonico è formato da due basiliche comunicanti e risale a un periodo compreso tra l’VIII e il IX secolo. È possibile visitare la chiesa, meta ogni anno di milioni di turisti, liberamente. A pagamento, invece, l’ingresso al Chiostro del Paradiso.

Terminata la visita al Duomo, ci si può inoltrare nella città per una passeggiata fra i suoi caratteristici vicoli fermandosi a degustare alcuni prodotti tipici locali. Da una granita di limone al tipico limoncello. Inoltre, altri due siti degni di nota, sono il Museo della Carta costruito all’interno di un antico mulino, o l’antico Arsenale della Repubblica marinara di Amalfi.
Infine, sulla strada che divide Amalfi dal vicino comune di Atrani è situato un antico convento. L’edificio fu costruito, come riporta una targa posta sulle mura, da San Francesco nel 1220. Il santo di Assisi, si era recato ad Amalfi insieme al suo discepolo Bernardo da Quintavalle per rendere omaggio alle spoglie di Sant’Andrea. Oggi il convento è un hotel che, alla fine del XIX secolo ospitò il drammaturgo norvegese Henrik Ibsen e il compositore Richard Wagner. Qui, Ibsen scrisse uno dei suoi lavori più famosi, “Casa di Bambola”, mentre Wagner trovò ispirazione per il suo “Parsifal”.
Il più piccolo d’Italia
Uscendo sul lungomare di Amalfi, a solo un chilometro di distanza, si trova il piccolo borgo di Atrani. Per la sua superficie di soli 0,12 km² è considerato il comune più piccolo d’Italia.
È uno dei borghi più belli d’Italia per aver mantenuto intatte le caratteristiche di piccolo villaggio di pescatori. Inoltre, è stato spesso utilizzato come set cinematografico per i suoi panorami unici e caratteristici.
Nonostante le modeste dimensioni, non sono pochi i luoghi di interesse da visitare nel comune. Dalla chiesa di San Salvatore de’ Birecto alla Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente, protettrice di Atrani, fino alla Torre dello Ziro.
Articolo aggiornato in data 15 Giugno 2022
© Riproduzione riservata