Lassù sul Terminillo ci sono dei tesori nascosti. Non siamo lontani da Roma: del resto, basta macinare 104 chilometri complessivi dal centro della capitale, arrivare a Rieti e dribblare qualche tornate che vi porta in alta quota. Per la precisione ci troviamo a Pian de Valli, un piccolo paese posizionato a due passi dal monte Terminillo (a 1620 m slm), da dove partono sentieri immersi nella natura (d’estate) e piste da sci per veri intenditori (d’inverno).
Tre piazze, qualche via, ma anche bar, pub, negozi e ristoranti. E’ tutto in versione scrigno qui nel paesino che sorge nelle vicinanze del Terminillo, la montagna più alta della regione Lazio con i suoi 2217 m slm. In fondo a Via dei Villini si apre Piazzale Riziero Lanfaloni, che ospita una chiesa moderna e particolare.

Un po’ di storia dal Terminillo
La chiesa del Terminillo è intitolata a San Francesco, il patrono d’Italia. Dall’esterno è imponente con quel campanile rosso che tocca quasi il cielo. Se oggi c’è questo luogo di culto si deve proprio alla tenacia e alla passione di Padre Riziero Lanfaloni, uomo di chiesa appartenente all’ordine dei frati minori conventuali di Assisi che riuscì nell’impresa si mettere a punto questo posto così unico.
Si tratta, infatti, della chiesa francescana che nel mondo ha la posizione più alta. In principio era un tempio dedicato a San Francesco. La prima pietra fu posata nel lontano nel 1949, mentre l’inaugurazione avvenne nel 1964.
Un mosaico enorme che non ti aspetti
Ma la chiesa del Terminillo offre il meglio al suo interno. Per due ragioni. La prima: la presenza di un’urna contenente la reliquia del corpo di San Francesco. La seconda: la maestosità di un mosaico absidale di 350 metri quadrati, tra i più grandi d’Europa. Che proprio non ti aspetti di trovare al Terminillo, magari dopo aver fatto un’escursione o aver provato un piatto a base di cinghiale, fagiano o tartufo.
Fu realizzata dal mosaicista friulano Domenico Colledani nel 1975. Un’opera immensa, basti pensare che i tasselli che compongono il mosaico sono più di 50.000. Cosa rappresenta? La Creazione. E incorpora il giusto mix tra fede e scienza. Perché al centro è raffigurata un’esplosione di luce.