Password, come proteggere i propri dati dai cyber attacchi

Per evitare di cadere in truffe informatiche o cyber attacchi, è necessario scegliere una parola d’ordine sicura e difficilmente individuabile. Ecco quali evitare insieme ad alcuni consigli per proteggere i propri dati sul web

In un mondo sempre più tecnologizzato le password, probabilmente, sono tra i nostri beni più preziosi. Infatti, la maggior parte delle persone oggi ha una email e uno o più account social. Senza contare il proprio conto in banca o l’iscrizione a un portale o un sito. Questo però sta a significare, allo stesso tempo, la presenza di numerosi dati personali che possono far gola a malintenzionati. Proprio per questo è necessario proteggere adeguatamente l’accesso ai propri dati sul web.

Purtroppo, sembra che la fantasia, quando si parla di password sia molto limitata. Un’indagine di Statista, portale web che si occupa di elaborazione dei dati e infografiche, elaborata su dati North Pass, ha messo in correlazione le principali parole d’ordine utilizzate dagli utenti nel 2019 e 2020. La ricerca è stata effettuata per valutare se, in seguito alle raccomandazioni, gli utenti abbiano prestato maggiore attenzione alla propria sicurezza informatica.

La password più usata è 123456
Una delle password più usate sul web

Poca originalità

Purtroppo, esaminando i risultati, sembra proprio che la sicurezza informatica non sia ai primi posti tra le priorità delle persone. Infatti, così come per il 2019, anche nel 2020 al primo posto tra le parole d’ordine più in voga si trova la sequenza numerica “123456”. In seconda posizione “picture1” sostituisce “test1”, mentre non c’è nessuna variazione per il terzo posto della classifica dove è stabile la parola “password”. Dalla quarta all’ottava posizione, invece, ritroviamo soltanto la password “qwerty”. Altre parole come “zinch”, “asdf” o “iloveyou” sono state sostituite, nel 2020, da sequenze numeriche come “111111” o “123123”, molto facili da individuare.

Password, la tabella elaborata da Statista
La classifica elaborata da Statista su dati North Pass (Immagine da Instagram @statista)

Un dato non certo confortante se si pensa che sono sempre più in aumento i cyber attacchi alle banche dati e che, soprattutto sui social è sempre più facile reperire informazioni e dati personali degli utenti. Oltre a questo, non diminuiscono i tentativi di phishing. Si tratta di truffe informatiche, tramite email o sms, che mirano grazie all’uso di messaggi fraudolenti a far comunicare agli utenti le proprie password o credenziali bancarie. 

Cosa fare

Gli esperti di cyber security consigliano, per non incorrere in brutte sorprese, di utilizzare sequenze più complesse unendo allo stesso tempo lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli. Spesso, scegliere una sequenza numerica elementare o una parola di uso comune seppure siano facili da ricordare non sono molto utili dal punto di vista della sicurezza. Infine, un ulteriore grado di protezione è dato dalla verifica a due fattori che non permette l’accesso, anche se si conosce la password, se non si comunica anche il numero che viene inviato alla nostra email o al nostro cellulare. 

Articolo aggiornato in data 19 Febbraio 2021
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