Rapporto Bes 2023, l’Emilia Romagna è ai vertici in Italia

Studio Istat sui dati 2022: in aumento anche l’occupazione femminile e la partecipazione dei bambini ai servizi educativi per la prima infanzia. Lotta al precariato e maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro l’impegno dell’intero sistema regionale

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In Emilia Romagna cresce l’occupazione, anche quella femminile tra donne con o senza figli, e continua a diminuire la disoccupazione. È questo uno dei dati contenuti nel rapporto Bes 2023 (“Benessere equo e solidale”), elaborato dall’Istat sui dati 2022, che offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali a livello nazionale e regionale.

Tra i principali numeri che riguardano la regione, prosegue la riduzione della dispersione scolastica tra i più giovani ma, soprattutto, cala l’incidenza dei cosiddetti Neet. Si tratta dei giovani tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi di formazione, che in Emilia Romagna raggiungono uno dei livelli più bassi in Italia. E sale, dopo alcuni anni di flessione, la partecipazione dei bambini ai servizi educativi per la prima infanzia.

Rapporto Bes 2023, alcuni dati sull’Emilia Romagna

Secondo il rapporto Bes 2023, il tasso di occupazione (20-64 anni) sale al 74,8 per cento, 10 punti superiore alla media nazionale. Continua a diminuire la disoccupazione, con il tasso percentuale attorno al 5 per cento, in riduzione per il terzo anno consecutivo. Inoltre, inizia a ridursi il tasso di inattività, stimato attorno al 21,3 per cento nella fascia di età 20-64 anni.

Tra chi lavora part time, diminuisce la quota di quanti dichiarano di esserlo perché non sono riusciti a trovare un lavoro a tempo pieno, il 7,7 per cento in calo dal 9 per cento del 2022. In aumento l’occupazione delle donne, tra i 25 e i 49 anni, con e senza figli (82,4 per cento). Prosegue la riduzione della dispersione scolastica tra i più giovani e diminuisce l’incidenza dei giovani Neet (12,2 per cento nel 2022). Buona la partecipazione dei lavoratori alla formazione continua (11,9 per cento).

rapporto bes 2023, cresce l'occupazione
Secondo il rapporto Bes 2023 in Emilia Romagna l’occupazione, anche quella femminile, è in crescita

Una regione al vertice

Su numerosi dei 132 indicatori presi in esame, l’Emilia Romagna si colloca al vertice rispetto alla media italiana e rispetto a regioni del nord quali Veneto, Lombardia, Piemonte e Trentino-Alto Adige. Restano invece alcune criticità da superare sul tema lavoro, col tema buona occupazione che la Regione conferma come una priorità.

«Riteniamo che la fotografia scattata dall’Istat sia la cartina di tornasole dell’efficacia delle politiche regionali in un mercato del lavoro che è praticamente tornato a livelli pre-pandemia: da quelle su occupazione e formazione, soprattutto sulle nuove professioni, fino alle politiche industriali e di sostegno alle imprese che assumono, investono su innovazione e internazionalizzazione», sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla.

E aggiungono: «Abbiamo scelto la coesione sociale e il rafforzamento del tessuto economico e dei saperi, attraverso misure inserite in una visione strategica e unitaria della programmazione dei Fondi europei, nazionali e regionali, che ha come riferimento il Patto per il Lavoro e per il Clima siglato con tutte le parti sociali e obiettivi condivisi: crescita sostenibile, lavoro di qualità, la lotta alle disuguaglianze sociali, territoriali e di genere. E c’è una consapevolezza comune: taglio della precarietà e maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro sono i traguardi che vogliamo raggiungere insieme all’intero sistema regionale».

Il programma GOL

In regione le persone prese in carico con GOL (il Programma nazionale di occupabilità dei lavoratori) hanno raggiunto, al 31 marzo, quota 67mila. «I sistemi di formazione che stiamo attivando con i bandi regionali stanno iniziando a ridurre le fragilità del sistema e a far dialogare domanda e offerta», spiega l’assessore Colla.

Inoltre, aggiunge, «l’obiettivo è dare prospettive di futuro ai nostri giovani attraverso una buona occupazione rispondendo anche alle necessità del nostro sistema produttivo e dei servizi. Considerando che questi dati sono precedenti alla messa in campo del progetto GOL, che non ha ancora dispiegato i suoi effetti con le attività già avviate, siamo fiduciosi di poter continuare ad aggredire la dispersione e ad accompagnare i soggetti più deboli verso un lavoro dignitoso».

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Articolo aggiornato in data 2 Maggio 2023
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