Il mondo della cultura e dello spettacolo si prepara alla ripartenza. Con il ritorno delle zone gialle, infatti, anche i cinema e gli spettacoli dal vivo hanno avuto nuovamente il permesso di ammettere degli spettatori. I numeri, ovviamente, sono ancora contenuti per mantenere il distanziamento necessario come previsto dalle misure anti Covid. 

Tuttavia, i problemi sono ben lontani dall’essere risolti. Quello dello spettacolo, infatti, è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Proprio per questo c’è la necessità di intervenire quanto prima con aiuti e ristori. Come ha spiegato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in un question time alla Camera, «Le vicende di questi mesi hanno permesso di censire, come non era mai avvenuto prima, tutto quell’arcipelago complicato di professionalità e di contratti di lavoro intermittenti, precari e non garantiti per i lavoratori dello spettacolo dal vivo». 

Più tutele per i lavoratori

Sulla base di questo censimento arriveranno i prossimi interventi dei ministeri della Cultura e del Lavoro. Il ministro spiega come si stia lavorando a un provvedimento che risolva tutte le anomalie e le carenze per quel che riguarda i trattamenti previdenziali, le coperture assicurative e le anomalie dei contratti di lavoro per il settore dello spettacolo dal vivo. «Come – ricorda Franceschini – i requisiti all’accesso pensionistico, che spesso sono troppo stringenti, le indennità di maternità e paternità, quelle di malattia». Inoltre, prendendo spunto dal sistema francese,  «in ragione della natura discontinua di questi lavori, vogliamo prevedere una forma di sostegno per i momenti in cui non si lavora e un bonus contributivo per il 2020-21, i due anni in cui non è stato possibile versare i contributi sufficienti per maturare la copertura pensionistica».

Sostegno al cinema

In seguito, Franceschini è intervenuto  all’incontro “Ritorno al Cinema – La promozione, il prodotto, il sostegno del MIC”. Si tratta di iniziativa promossa all’interno delle Giornate Professionali di Cinema “Reload”, organizzate da Anec in collaborazione con Anica, sulla ripartenza del mercato cinematografico. Durante l’incontro il ministro ha rassicurato sul prosieguo degli interventi di sostegno alle sale. «Continueranno – ha spiegato – anche per quelle che hanno riaperto e stiamo ragionando su un meccanismo di incentivo per chi riapre, perché è giusto differenziare per spronare le sale a riaprire».

Spettacolo, anche i cinema sono stati colpiti dalle chiusure per la pandemia

Questione coprifuoco

Su questo punto inciderà molto la decisione che il governo deciderà di intraprendere sul coprifuoco. Attualmente, infatti, la misura è stata confermata alle 22. Uno slittamento in avanti permetterebbe sia ai gestori delle sale cinematografiche, a chi organizza spettacoli dal vivo e ai lavoratori di altri settori, come quello della ristorazione, una migliore organizzazione e la possibilità di avere più spettatori/clienti in una serata.  

«Verificheremo l’andamento dei contagi a metà maggio – ha concluso il ministro – e in quel momento si vedrà l’impatto che hanno avuto le misure per la ripartenza. Se i dati andranno bene andremo verso una nuova stagione di riaperture che dovremmo accompagnare da sostegni, aiuti e misure innovative e coraggiose».

Articolo aggiornato in data 6 Maggio 2021
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