La Sicilia è la patria del pistacchio. Quello di Bronte è riconosciuto tra i migliori del mondo (Dop fin dal 2009), così come quello di Stigliano (in Basilicata), ma c’è un altra pipita verde che è in fortissima ascesa: si tratta del pistacchio di Raffadali. Che in realtà ha una storia lunghissima alle spalle, risalente addirittura al IX-XI secolo, periodo in cui gli arabi iniziarono a coltivare il pistacchio sull’Isola.
Il pistacchio di Raffadali è unico nel suo genere e diverso da quello di Bronte. Principalmente per due motivi: il clima e il terreno. Il pistacchio di Bronte, infatti, nasce vicino l’Etna, in un terreno vulcanico, mentre il terreno di Raffadali è calcareo e sabbioso. Di più. Anche lo stile di coltivazione è diverso: a Bronte i rami scendono e vengono potati per dare alla pianta più spinta, a Raffadali invece si lasciano cadere giù, fino al terreno.

Le caratteristiche del pistacchio di Raffadali
Ha una forma allungata. E’ di colore verde. E ha un sapore dolce, gradevole e pronunciato. Queste caratteristiche lo rendono perfetto per essere utilizzato in cucina e in particolare nel settore della pasticceria. Da segnalare che il pistacchio di Raffadali è molto ricco di olio e non è così grasso.

Dop a un passo
Dopo un lunghissimo iter, caratterizzato da qualche stop and go, il pistacchio di Raffadali è a un passo dalla Dop: il disciplinare, infatti, è definitivo. Mancano le ultime battute considerando che il 20 novembre del 2020 la domanda di registrazione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. La Dop è una battaglia vinta dall’Associazione per la tutela del Pistacchio di Raffadali, che da sempre si è battuta per proteggere, valorizzare e incrementare il valore del prodotto.
La zona di produzione
La zona di produzione ricade all’interno dei confini dei seguenti comuni della provincia di Agrigento: Raffadali, Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta, Agrigento, Cianciana, Favara, Racalmuto, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Cattolica Eraclea, Casteltermini, Santo Stefano Quisquina, Aragona, Comitini, Grotte, Montallegro, Alessandria della Rocca, Siculiana, Realmonte, Naro, Porto Empedocle, Castrofilippo, Campobello di Licata, Ribera, Canicatti, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Camastra. Montedoro e Serradifalco in provincia di Caltanissetta.
Articolo aggiornato in data 20 Luglio 2022
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