«C’è saggezza nel vino», scriveva Jack Kerouac. Nelle Langhe c’è anche ricchezza nel bicchiere. Perché il valore di un ettaro nei vigneti più prestigiosi di Barolo può superare la cifra di 2,5 milioni di euro. Più o meno come in Borgogna (Francia) dato che per «il passaggio di un vigneto nell’ara più vocata di Langa, patrimonio Unesco, si è parlato addirittura di 4 milioni».
Praticamente il costo di un appartamento a Manhattan, nel cuore di New York, a Roppongi, nel quartiere internazionale di Tokyo, oppure vista Colosseo, nel centro di Roma. L’ha stabilito un’inchiesta di Winenews ripresa anche dal Sole 24 Ore. Tra parentesi, questi vigneti, si possono ammirare via webcam sia di notte che di giorno.
Barolo
E’ un vino rosso che sta sotto il marchio Dogc. Viene prodotto in 11 comuni delle Langhe. Nasce dai vitigni di Nebbiolo. Il Barolo è considerato «il re del vino», ma anche «il vino dei re» perché Carlo Alberto di Savoia (così come il figlio Vittorio Emanuele II) rimase impressionato dalla bontà di questo vino.
Una delle particolarità del Barolo è che richiede un invecchiamento di circa tre anni e si esprime al meglio dopo dieci anni passati in bottiglia. Il sapore? Potente ma al tempo stesso equilibrato. Dopo il primo sorso, il vostro palato vi ringrazierà.
Il museo
Merita una visita il Castello Falletti che ospita il Museo del Vino (WiMu) proprio a Barolo, che è anche e soprattutto un comune di circa 700 abitanti. Chiaramente sono previste delle degustazioni di vino per i visitatori. Storia e gusto, dunque, si fondono nelle stanze di questa struttura impontente che risale al X secolo. «Il Barolo è nato proprio qui, nel castello che ospita il WiMu», si legge sul sito ufficiale del museo.
Cantine
Decine e decine le cantine che si possono visitare nelle Langhe. Interessante la lista messa a punto dall’Associazione Strada del Barolo e grandi vini di Langa per andare a colpo sicuro e magari programmare un tour.

Articolo aggiornato in data 15 Giugno 2022
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