Cinta Senese, la carne di maiale versione diamante

E’ richiestissima all’estero, così come in Italia. Il sapore? Unico, speciale, avvolgente

È molto richiesta all’estero, così come in Italia. La carne di cinta senese ha bisogno di poche presentazioni perché ha un sapore tutto suo.  

Unico, speciale, avvolgente. Che non ha bisogno di chissà quali ricette per essere apprezzata a tavola. Il merito è chiaramente della materia prima. Il modo più immediato per gustare la cinta senese è cucinarla alla griglia.

LEGGI ANCHE: Toscana, un tuffo nella culla del Rinascimento fra arte e sapori

Cinta Senese: proprietà e origine

La cinta senese ha un sapore che si discosta da quello tipico del maiale, praticamente un cugino solamente sulla carta.

Il grasso, infatti, è più morbido, oltre al fatto che il prodotto è ricco di antiossidanti omega 3 e omega 6, perché i maiali vengono allevati e nutriti naturalmente.

Cinta Senese
Fonte: cintasenesedop.it

La cinta senese ha ottenuto il marchio Dop nel 2003. Si tratta di una razza suina antichissima che vive nelle colline che circondano Siena, città della Toscana. I maiali neri, di taglio medio, vivono allo stato brado o semibrado e sono riconoscibilissimi perché hanno una sorta di “cintura” bianca nella parte anteriore del corpo, che li avvolge dal dorso fino alle zampe. 

LEGGI ANCHE: Made in Italy, tutte le certificazioni e come ottenerle

Anche nell’arte

Questa razza popola la Toscana da centinaia e centinaia di anni, si narra addirittura ai tempi degli etruschi e dei romani. La presenza di questi suini si trova anche nell’arte. Basta per esempio ammirare l’affresco del 1338 – intitolato “Gli effetti del Buon Governo in città e in campagna” – di Ambrogio Lorenzetti, che sta nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena.   

Cinta Senese: le regole base  

Cinta Senese
Fonte: cintasenesedop.it

«Il disciplinare prevede tre norme importanti: 1) Gli animali devono avere lo spazio giusto per muoversi, quindi non possono essere più di 1500 chili di carne viva per ettaro (dunque circa 10 animali), mentre nel biologico dieci animali possono vivere in 2500 metri quadrati. Gli esemplari di cinta senese quindi vivono in uno spazio quattro volte più ampio rispetto a quanto previsto nel biologico. 2) Si possono alimentare con prodotti derivati al 60% dalla Toscana, senza soia, senza derivati da estrazione chimica perché ovviamente, in passato non esistevano. 3) Gli animali non possono essere macellati prima del compimento di un anno di età», si legge sul sito ufficiale del Consorzio di Tutela della Cinta Senese.    

 

Articolo aggiornato in data 25 Agosto 2022
© Riproduzione riservata