Tutelare il patrimonio del made in Italy, nel nostro Paese e all’estero, mediante l’utilizzo della tecnologia blockchain. È questo l’obiettivo che ha portato alla nascita della nuova certificazione FederItaly. Ogni anno, infatti, siamo costretti a far fronte ai danni dovuti al cosiddetto italian sounding. Fa riferimento a tutti quei prodotti che tramite l’utilizzo di immagini, riferimenti cromatici o geografici si spacciano per made in Italy.
Tutelare i nostri prodotti, quindi, è uno dei motivi che ha portato al lancio di “FederItaly 100% Made in Italy”. FederItaly è una federazione senza scopo di lucro che rappresenta imprese, associazioni, consorzi, fondazioni, cooperative e professionisti di ogni settore. In particolare, la federazione si impegna a tutelare l’espressione “Made in Italy” e a contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding, che danneggia a livello mondiale l’immagine e l’economia del nostro Paese.
Si tratta, ci spiega il presidente di FederItaly, Carlo Verdone del «primo marchio di origine e qualità delle eccellenze tutte italiane basato su un rigoroso processo di certificazione e sulla innovativa tecnologia della blockchain decentralizzata». Questo procedimento rende i dati del prodotto immutabili, tracciabili e consultabili da parte di tutti coloro che vogliano visionare la certificazione. La parte tecnica è stata sviluppata grazie alla partecipazione di due grandi Fondazioni elvetiche: la Origyn Foundation, che ha sviluppato la piattaforma di certificazione, e la DFinity Foundation, che ha creato e sostiene la blockchain Internet Computer Protocol.
Certificazione FederItaly, come funziona il procedimento
«La partnership che noi di Federitaly, abbiamo sottoscritto con Origyn e DFinity – ricorda il presidente Verdone – offre alle imprese italiane gli strumenti per proteggere la loro proprietà intellettuale e garantire la sicurezza e la qualità dei loro prodotti, consentendo ai consumatori di verificare digitalmente l’origine italiana dei prodotti e scoprire informazioni uniche sui produttori. Utilizziamo la prima e innovativa piattaforma decentralizzata con la blockchain di Internet Computer per garantire sicurezza, velocità e affidabilità per una maggiore sicurezza per i consumatori che acquistano prodotti con l’etichetta “FederItaly 100% Made in Italy”».
Inizialmente, tecnici di FederItaly effettuano una rilevazione presso l’azienda che fa richiesta di accedere alla certificazione FederItaly. In questo step si verifica che i prodotti e il sistema di produzione siano al 100 per cento made in Italy. A questo punto si procede con il secondo step che prevede l’inserimento dei dati sulla piattaforma in blockchain decentralizzata. «Una volta completate le due fasi di certificazione (analisi documentale e audit fisico in azienda) verrà creato un certificato sulla blockchain di Internet Computer, associato a un codice QR. Il codice generato sarà fornito al produttore insieme per stamparlo sulle etichette dei prodotti certificati. Il consumatore potrà poi scansionare il codice QR sul prodotto e accedere al certificato sulla blockchain. Tale certificato include informazioni sul prodotto, sul produttore, sul processo di produzione, sui materiali e sul processo di certificazione».

I requisiti per la certificazione e chi può richiederla
Per accedere alla certificazione FederItaly l’essenziale è, ovviamente, che i prodotti siano al 100 per cento made in Italy. «I requisiti richiesti – ricorda il presidente Verdone – sono quelli previsti dalla Legge 166/09 art. 16 e dalle norme del Disciplinare del Marchio “FederItaly 100% Made in Italy: materie prime e semilavorati devono essere italiani e di prima qualità. Inoltre, la progettazione e tutti i processi produttivi e il confezionamento devono avvenire sul territorio italiano. Solo rispettando questi parametri ci si potrà fregiare del marchio 100% Made in Italy ed avere accesso anche a tutto il sistema di promozione internazionale della nostra Federazione. Ogni azienda che rispecchia tale patrimonio di valori merita attenzione, tutela e può accedere alla nostra certificazione innovativa».
Il primo soggetto ad accedere alla certificazione FederItaly è il Consorzio dell’Olio Extravergine di Oliva dei Monti Tifatini. Si tratta di un consorzio di imprenditori dell’olio d’oliva e di agricoltori, tra la provincia di Caserta e Benevento. «La scelta di ammettere alla Certificazione FederItaly proprio un Consorzio fatto da piccoli produttori di olive è quantomai significativa per dare anche un valore sociale a tutto il nostro progetto».
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Gli strumenti e le iniziative a supporto del made in Italy
Tra le iniziative a supporto della nuova certificazione FederItaly ci sarà, nei prossimi mesi, il lancio di una piattaforma e-commerce dedicata. Basata sulla blockchain decentralizzata conterrà soltanto prodotti al 100 per cento made in Italy. «Sarà strettamente legata alla piattaforma di certificazione e in grado di garantire sicurezza, tracciabilità e la possibilità di acquistare tutti i prodotti delle eccellenze italiane certificate. Questa piattaforma di e-commerce sarà la prima al mondo realizzata con queste caratteristiche e già sta suscitando interesse e attenzione da parte di grandi player internazionali».
Tuttavia, questo non è l’unico progetto di sviluppo dell’ecosistema di certificazione FederItaly. Tra le principali iniziative su cui lavora la Federazione, il presidente Carlo Verdone ricorda il progetto e la realizzazione del primo Marchio Made in Italy, Etico e Sostenibile sempre basato su blockchain e certificato da FederItaly. «Innovazione e trasparenza sono le parole chiave di tutti i progetti di FederItaly che mirano a proteggere e valorizzare il Made in Italy, garantendo ai consumatori prodotti autentici e di qualità. Un percorso innovativo legato anche alla piattaforma della certificazione, che riesce concretamente a garantire la sicurezza, la tracciabilità e la possibilità di acquistare tutti i prodotti delle aziende e delle eccellenze italiane».
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Articolo aggiornato in data 29 Marzo 2023
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