TAC: la soluzione green per dimenticare carta e biglietti da visita

Le cose a TAC stanno andando bene: conta già 30mila utenti e 100 imprese partner. Non solo. Oltre che in Italia, è presente in Svizzera, Emirati Arabi, Inghilterra e Francia. E pensare che tutto è nato nel 2019, quando gli ideatori Roberto Sfoglietta e Riccardo Angioli, erano stati sommersi da una pila di biglietti da visita cartacei dopo un summit a Dubai. Da lì in poi si sono aggiunti Edoardo Costa e Matteo Saltarello e il progetto è stato messo a punto e successivamente lanciato ufficialmente nel giugno del 2021

«Less paper, more business». E’ questo il motto di TAC (Touch And Contact), startup romana guidata da un gruppo di giovani imprenditori. Tutti Under 30, a partire da Edoardo Costa, co-founder e head of sales. 

La missione di TAC è semplice e lineare: snellire i processi delle aziende e aiutare i liberi professionisti attraverso l’innovazione. Come? Riducendo l’uso della carta sia per i biglietti da visita sia per mandare e ricevere documentazione, ma anche per monitorare l’attività dei dipendenti, che diventa “certificata“ dall’azienda. Tutto ciò si fa attraverso un’app, una card in stile carta di credito (un biglietto da visita 2.0) e una dashboard. «Customizzabile in base alla richiesta del cliente», sottolinea Costa.  

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TAC, la tessera in una mano

TAC: una proposta per le grandi aziende 

«TAC è soprattutto una soluzione b2b per le grandi aziende perché offriamo, oltre alle card e all’applicazione, una dashboard che permette il monitoraggio dell’attività dei commerciali. Nell’ultimo periodo abbiamo chiuso un accordo con un’importante agenzia immobiliare: l’agente, quindi, anche attraverso la sua card, può allegare l’immobile di riferimento, il sito web, così come lo storico delle operazioni effettuate oltre ai contatti. La card è contactless. In automatico, avvicinandola dietro al telefono o scannerizzando il QR code sul retro, c’è la possibilità di scaricare e salvare il contatto nella rubrica personale. Oltre al proprio profilo c’è la possibilità allegare tre link. Di qualsiasi tipo». 

Pro ambiente 

Le cose a TAC stanno andando bene: conta già 30mila utenti e 100 imprese partner. Non solo. Oltre che in Italia, è presente in Svizzera, Emirati Arabi, Inghilterra e Francia. E pensare che tutto è nato nel 2019, quando gli ideatori Roberto Sfoglietta e Riccardo Angioli, erano stati sommersi da una pila di biglietti da visita cartacei dopo un summit a Dubai.

Da lì in poi si sono aggiunti Edoardo Costa e Matteo Saltarello e il progetto è stato messo a punto e successivamente lanciato ufficialmente nel giugno del 2021.  

Passare a TAC significa aiutare l’ambiente. «Siamo diversi dalla concorrenza per un discorso di sviluppo, avendo il software proprietario completamente con codice nativo, cioè sviluppato da zero. E poi perché proponiamo una soluzione che va a braccetto con la sostenibilità. Infatti, per ogni utente abbonato piantiamo un albero con Tree-Nation e l’azienda riceve un certificato. Le card, inoltre, sono in plastica riciclata».

Di più. «Il risparmio non riguarda solo la carta dei biglietti da visita – sottolinea Costa – ma anche inchiostro, elettricità ed acqua. Lo stesso discorso vale per brochure e documenti perché appunto c’è la possibilità di allegare una parte documentale senza usare carta». 

Prossimi passi 

Lo sguardo di Costa è rivolto al futuro: «Nei prossimi mesi e anni puntiamo a consolidare la presenza di TAC sul mercato, specialmente all’estero. Vogliamo poi aumentare la consapevolezza rispetto a quello che è il dispendio di carta soprattutto in un Paese come l’Italia. Quindi sensibilizzare le aziende a un discorso di adozione di una soluzione innovativa. Certo, le cose si sono un po’ velocizzate con il Covid. Ma c’è sempre una certa resistenza quando si ha a che fare con il cambiamento».

Articolo aggiornato in data 21 Agosto 2022
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