Ristobox, Manuel Corradini: «Persone e ristoranti oltre le distanze»

L’idea di due fratelli che hanno deciso di diffondere l’offerta di eccellenza dei ristoranti italiani portandola direttamente nelle case degli utenti per offrire una vera esperienza culinaria a domicilio

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Provare un’esperienza di alta cucina direttamente a casa propria? La risposta si chiama Ristobox. Si tratta di una startup lanciata nel 2021 da Manuel e Davide Corradini, due fratelli di Fiano Romano che hanno deciso di diffondere la cucina d’eccellenza anche per ovviare a una difficoltà riscontrata durante il lockdown dovuto alla pandemia. 

«Ci siamo trovati tagliati fuori un po’ da tutto – ci spiega Manuel Corradini -. Prima del Covid, ci piaceva molto girare per Roma e provare vari ristoranti alla ricerca di qualcosa di particolare. Poi con il lockdown, io e mio fratello ci siamo ritrovati bloccati a casa e da noi anche ordinare una pizza diventava difficile, perché non era attiva nessuna piattaforma delivery o perchè i ristoranti in zona erano sempre gli stessi».

Questa condizione forzata ha spinto i due fratelli a ideare un modo per portare i prodotti di determinati ristoranti anche in luoghi non serviti dalle classiche consegne a domicilio. «Dopo alcuni studi e ricerche di mercato abbiamo trovato il sistema dei meal kit che in quel periodo utilizzavano anche molti chef stellati, perché anche i loro ristoranti erano chiusi o a mezzo servizio. Abbiamo pensato di adattare questo sistema un po’ a tutti i ristoranti e da lì è nato Ristobox. Un servizio che vuole connettere persone e ristoranti oltre le distanze».

Ristobox, come funziona il servizio

Di fatto l’esperienza di Ristobox consiste in un vero e proprio pasto a domicilio direttamente nella propria sala da pranzo o dovunque si voglia. Per quanto riguarda i ristoranti, il servizio, ci spiega Manuel Corradini, non vuole mettersi in competizione con le piattaforme di delivery. «Chi ordina Ristobox lo fa per vivere un’esperienza. Per questo noi andiamo a selezionare i ristoranti in base alle migliori guide di settore e alle proposte culinarie cercando il meglio in tutta Italia. Le nostre, quindi, sono una sorta di box degustazione. Ogni ristorante propone diverse box che sono già dei menù completi. Quindi con all’interno 2, 3 o 4 piatti in modo che la persona che acquista la singola box possa vivere l’esperienza completa di quel ristorante».

Le persone, prosegue Corradini, non troveranno le pietanze già pronte, bensì in versione “scomposta”. «Questo significa che le preparazioni più importanti vengono fatte dal ristorante, mentre a casa bisogna solo assemblare e rigenerare le varie pietanze».

Per i clienti la scelta del proprio pasto a domicilio è molto semplice. Basta decidere sulla piattaforma online il menù, programmare il giorno di spedizione e la box arriverà direttamente nel luogo desiderato. «Nelle Ristobox ci saranno i semilavorati preparati dallo chef del ristorante insieme a un flyer con le istruzioni scritte e un qr code da scaricare. Grazie a questo le persone vedranno lo chef che spiega come assemblare il piatto, cosicché in pochi e facili passaggi è possibile ricreare quello che mangerebbero in un ristorante che magari si trova a 3 ore di distanza». E non manca l’attenzione alla sostenibilità. Tutte le box, infatti, «utilizzano un packaging isotermico 100 per cento biodegradabile che ad oggi in Italia utilizziamo solo noi».

Ristobox, i due founder Manuel e Davide Corradini

Tempi e costi di un pasto a domicilio

Il tempo di consegna di un pasto a domicilio di Ristobox è entro le 24 ore dall’ordine a prescindere dalla distanza. In alcuni casi, tuttavia, come nel periodo delle feste dove normalmente si genera un sovraffollamento di ordinazioni, i corrieri possono impiegare fino a 48 ore per la consegna. Dato che, più che un semplice pasto a domicilio si tratta di una vera esperienza di gusto, ricorda Corradini, «le persone possono viverla quando vogliono. Non c’è bisogno che consumino la box nel momento in cui arriva, bensì possono conservare i prodotti in frigorifero e in base alla  “cheflife” che hanno le varie box, consumarli in 2 o 4 giorni. Quindi organizzarsi e consumare i prodotti quando vogliono». 

Non essendo un classico servizio di delivery, la consegna delle Ristobox è effettuata dai classici corrieri, come se il pacco da consegnare fosse un normale acquisto effettuato su un e-commerce. «Le box contengono prodotti freschi tenuti a temperatura controllata grazie a un packaging isotermico fatto appositamente per mantenere le temperature e i prodotti ben conservati».  Inoltre, ogni possibile dubbio o problematica viene affrontato prontamente. 

«Una delle nostre forze – ricorda Corradini – è proprio il servizio clienti. Vogliamo offrire un servizio d’eccellenza e per farlo andiamo a lavorare su tutte le parti che compongono l’esperienza delle persone quando scelgono Ristobox. Contattiamo le persone una ad una nel momento in cui è consegnato il pasto a domicilio per capire lo stato della box, come è arrivata e risolvere un eventuale problema alla fonte. E qualora ci fossero imprevisti andare a risolverli fino a rispedire la box. Il cliente è messo sempre al primo posto per dargli quell’esperienza che cerca quando sceglie un servizio come il nostro».

I costi di una spedizione sono sempre fissi a prescindere dalla distanza. Il prezzo finale «cambia solo nel momento in cui si ordinano box da ristoranti diversi. Puntiamo sempre su ristoranti che offrono una certa qualità, ma che coprano tutte le offerte culinarie. Dallo streetfood alla cucina gourmet, ma anche piatti della tradizione e internazionali. Questo comporta che il costo di una Ristobox possa variare. Si va, ad esempio, da una cena che costa 20 euro fino a 120. Dipende dal genere di cucina che si sceglie e dal numero di persone». 

Come nascono le proposte di Ristobox

Alle spalle di Ristobox c’è un lavoro di ricerca che porta a offrire ai clienti una possibilità di scelta ampia e diversificata. Tutti i ristoranti presenti, infatti, sono frutto di un’accurata selezione. 

«Mio fratello Davide insieme a un’altra persona si occupano di consultare le varie guide e i social cercando le eccellenze da poter inserire. Siamo partiti selezionando 10 ristoranti su Roma e poi via via siamo cresciuti. Oggi nella Capitale contiamo circa una ventina di partner e da qualche mese siamo attivi anche su Milano, per arrivare in tutto a 30 ristoranti. Da settembre inizieremo a inserire proposte da tutte le città italiane. Come Bologna e Torino, ma anche piccoli centri. Perché comunque vogliamo valorizzare anche le eccellenze che si trovano in un piccolo borgo. Spesso si tratta di proposte che meriterebbero un palcoscenico più grande. Quindi con Ristobox vogliamo permettergli di raggiungere un pubblico nazionale oggi e internazionale domani». Una modalità,  quest’ultima, che potrebbe anche aiutare a veicolare con successo il turismo nei tanti borghi italiani. 

La ricerca delle proposte di Ristobox si basa anche su valutazioni fatte direttamente “sul campo”. «Ora ci conoscono un po’ di più soprattutto a Roma e capita che ci siano locali che ci contattano direttamente. In quel caso, prima, visto che vogliamo offrire un servizio di eccellenza, andiamo sempre a provare e vedere dal vivo non solo i ristoranti, ma anche la proposta che offrono per capire se si può adattare al nostro servizio. Solo dopo queste valutazioni andiamo a lavorare per inserire il ristorante che si è proposto».

Tante novità in arrivo

Un lavoro di ricerca dell’eccellenza che proseguirà allargandosi sempre di più. Infatti, già dall’autunno Ristobox offrirà numerose novità agli utenti. «Inizieremo – ricorda Manuel Corradini – inserendo la consegna in giornata su Milano. La differenza rispetto al classico delivery sta nel fatto che copriremo tutti i cap e non solo archi circoscritti. Inoltre, andremo a inserire nuove categorie. Presto ci allargheremo anche a forni e pasticcerie e non soltanto ristoranti». Oltre all’offerta ci sono anche nuovi servizi in lavorazione. Come quello che riguarderà gli uffici che ad esempio, tramite Ristobox potranno organizzare un catering per un evento.

Presto sulla piattaforma (che dal prossimo anno potrebbe sdoppiarsi con l’arrivo di un’app per ordinare il proprio pasto a domicilio) arriverà anche una dispensa di Ristobox. Questo «darà la possibilità alle persone di acquistare le materie prime che utilizzano i singoli ristoranti, per potersele tenere sempre in dispensa e utilizzarle in un arco di tempo più lungo. Ad esempio, nel caso di sughi prodotti da aziende agricole. E stiamo pensando a dei pop-up posizionati in grandi stazioni dove le persone, prima di ritornare a casa da un viaggio, potranno acquistare quegli ingredienti per gustarli con calma con i propri amici». Un ulteriore modo per accorciare sempre di più le distanze. 

Articolo aggiornato in data 1 Settembre 2023
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