Imparare l’inglese come se fosse un gioco di ruolo. Sembrerebbe impossibile, eppure è vero. Tuttavia, per riuscirci non servirà un comune manuale di inglese bensì Natural English (Giunti Editore), prima fatica editoriale di Sonia Candy. Sulla sua pagina Instagram e sul canale YouTube (e ora anche alla radio) l’autrice dà lezioni di inglese americano in modo pratico, spiegando quello che a scuola spesso non si insegna.
Nozioni che, in maniera ironica e semplice, ha voluto riportare anche in Natural English. «Volevo portare in un libro il mio approccio abbastanza simpatico e leggero – ci spiega in un’intervista – per interessare anche chi magari non è super appassionato alle lingue straniere. Per questo il libro parla di quelle frasi che a scuola non si insegnano, ma che aiutano in tanti contesti della vita quotidiana».
Natural English, l’inglese come un gioco di ruolo
Il libro di Sonia Candy, infatti, non è il classico manuale di inglese come quelli che si usano nelle scuole. La struttura è ben diversa e si articola un po’ come un libro game a scelte multiple in cui ogni decisione porterà a uno scenario diverso. In sostanza, ci spiega l’autrice, «è come un gioco di ruolo dove il lettore è il protagonista e deve rispondere a una serie di quiz. Il libro parla di un ragazzo che vince la green card lottery e in poco tempo deve trasferirsi in America. Quindi ogni capitolo raffigura una situazione diversa».
Si parte dai controlli in aeroporto fino a come prendere un taxi, passando da come ordinare al bar, come rispondere a un colloquio di lavoro o come conversare con una ragazza. E questi sono soltanto alcuni esempi, perché in Natural English le situazioni da affrontare sono molteplici. In base alla risposta data nei quiz si otterrà un punteggio. «Ad esempio – prosegue Sonia Candy – nel capitolo dei controlli di sicurezza se si risponde correttamente alla fine ti lasciano andare, altrimenti il risultato in caso di punteggio basso è una mezz’ora di interrogatorio. Un po’ come è successo a me tanto tempo fa… ». Ovviamente, ogni capitolo ha una spiegazione sul perché una determinata risposta sia giusta o sbagliata.
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Natural English: un manuale non per principianti
In sostanza, il libro si rivolge a chi ha intenzione di viaggiare o trasferirsi negli Stati Uniti, a chi vuole comunicare con persone che parlano inglese o che voglia semplicemente migliorare la lingua utilizzando espressioni più naturali. Tuttavia, ricorda l’autrice, «non è un libro di grammatica dove chi non conosce l’inglese può impararlo dalle basi. Non è quello che ho fatto, anche perché di libri così ce ne sono tantissimi. Si chiama Natural English proprio perché spiego le espressioni più utili che non si insegnano a scuola. Quindi è un manuale per chi l’inglese lo conosce già almeno un po’, però vuole sentirsi più sicuro usando espressioni più naturali».
Ad esempio, nel caso dei numeri che, in americano, differiscono dall’inglese classico. «Gli americani invece di dire 1200 cioè one thousand two hundred, dicono twelve hundred ossia 12-100 e chi non lo sa può rimanere confuso. Sono tutte informazioni che ho accumulato nel mio tempo in America. Però, ripeto, il pubblico target è chi un’infarinatura di inglese ce l’ha perché non è un manuale per beginners».

Sonia Candy e l’inglese alla radio
Le possibilità di apprendimento, però, non si limitano ai social e al libro. Infatti, tutto quello che Sonia Candy spiega sul web e in Natural English può essere ascoltato anche alla radio. Da qualche mese, infatti, è iniziata una collaborazione con il programma “I peggio più peggio di Rds” condotto da Giovanni Vernia e Petra Loreggian.
«È nato tutto per caso – ricorda Sonia Candy – Mi hanno contattato dopo avermi visto su Instagram e mi hanno proposto di fare un piccolo show. Alla fine il tempo è breve, sono 3 minuti ogni martedì, però è un’esperienza molto positiva. Ho ricevuto da subito buoni feedback dai miei follower e tante persone nuove hanno iniziato a seguirmi». L’impatto con la diretta, però, non è stato semplicissimo. «All’inizio ero super emozionata, perché la radio per me era un mondo completamente nuovo. Andare live è diverso perché solitamente i miei video sono registrati. Quindi le prime volte facevo le dirette quasi in apnea. Adesso invece mi sento molto più tranquilla, sono più rilassata e riesco a fare qualche battuta».
Dal web al grande schermo
Inoltre, prosegue, «una cosa che mi piace tantissimo del mio lavoro è che grazie ai social, oltre ad essere un’insegnante di inglese, mi capitano opportunità che mi permettono di esplorare nuovi ambiti creativi». E uno di questi è un importante progetto cinematografico. Infatti, la stessa Sonia Candy ci conferma la sua collaborazione al prossimo film diretto da Gabriele Muccino. «In realtà non posso dire tantissimo – racconta -.

Ho lavorato ai dialoghi come adattatrice e non solo per questo film, anche se questa è la produzione più grande a cui sto lavorando. Per me anche questa è stata un’esperienza nuova. Alla fine è venuto fuori un progetto bellissimo e non vedo l’ora di vederlo realizzato».
Rimarranno delusi, quindi, i fan che si aspettano un debutto sul grande schermo. «Non mi si vedrà di persona, almeno non per ora, poi chissà nel futuro… In questo caso sono contenta di poter lavorare dietro le quinte, un lavoro comunque importantissimo. Alla fine ho creato e scritto tante parti dei dialoghi che ho riadattato, quindi questo film lo sento un po’ come il mio bambino».
Passione viaggi
Infine, chi segue da tempo i social di Sonia Candy sa che oltre all’insegnamento della lingua inglese, un’altra sua grande passione sono i viaggi. «Sul mio canale YouTube non parlo solo di lingue, ma di ciò che mi appassiona. Quindi anche interviste e Vlog di viaggi. Ora ho in programma di andare due mesi e mezzo nel mio amato Giappone, dove ho già vissuto 2 anni e mezzo. In quel periodo creerò tanti contenuti utili a chi sta pensando di fare un viaggio lì. Darò qualche consiglio e mostrerò com’è la vita dal punto di vista di una persona che ci ha vissuto, ma anche da quello dei turisti».
Tuttavia, il mondo dei viaggi rimarrà un progetto legato ai video sul web. Infatti, dopo Natural English, «a livello editoriale mi piacerebbe continuare con l’inglese. Ho un paio di idee sempre abbastanza innovative su come insegnarlo, magari con un videocorso. Ma chissà, in futuro magari potrei programmare delle escursioni guidate in America. Sarebbe un’idea divertente anche perché così potrei conoscerei tanti miei follower».
Articolo aggiornato in data 21 Marzo 2023
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