Brescia è stata una delle città più colpite dal Covid. Proprio qui è stata lanciata, durante il lockdown, una nuova azienda che si occupa di «cosmetici naturali di alta qualità», completamente made in Italy. E’ stata ideata da Giulia Capra, imprenditrice di 31 anni nata e cresciuta a Brescia, nel cuore della regione Lombardia. Una ragazza madre coraggiosa (ha un figlio di 14 anni) che ha investito i suoi risparmi per inseguire un sogno.
Dietro al lancio dell’azienda c’è un lavoro durato più di un anno. Un anno passato a studiare sui libri, ma anche a fare prove su prove in un laboratorio specializzato, al fianco di specialisti del settore. Abbiamo contattato Giulia Capra per farci raccontare la sua nuova avventura nel mondo dell’imprenditoria.
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Giulia, come è stato vivere a Brescia durante il picco della pandemia?
«Sono nata e cresciuta nel centro di Brescia. La mia casa era a 5 minuti dall’ospedale. Ora abito ad Iseo, sempre vicino all’ospedale di zona. Quelli sono stati giorni terribilmente brutti ed inquietanti. Per settimane il sottofondo erano il suono delle campane a morto e i rumori di elicotteri e ambulanze. Si sono ammalati conoscenti, colleghi e amici di famiglia…».
Cosa ti ha spinto a diventare un’imprenditrice in pieno lockdown?
«L’azienda si chiama Pheal. E’ stata lanciata dopo una lunga preparazione, durata circa un anno e mezzo. Non mi sarei mai aspettata di prendere questa decisione durante una pandemia. Ma sono sicura dell’alta qualità dei prodotti e sicurissima del marchio. Quindi l’ho lanciata lo stesso. Un po’ come un antidoto contro questo clima di paura e incertezza. Mi sono buttata in questa avventura con tutta la passione del mondo».
Cosa hai fatto finora a Brescia?
«Un po’ di tutto. Sono una ragazza madre. A 17 anni, infatti, ho dato alla luce mio figlio che adesso ha 14 anni. Ho fatto un sacco di lavori a Brescia. Prima ero impegnata in una scuola guida, poi ho gestito un bed e breakfast per cinque anni. E’ stata una bella esperienza, che mi ha lasciato molto».
Quanto hai investito in questo nuovo progetto?
«Tutti i miei risparmi. E lo dico con orgoglio. Ci credo tantissimo».
Perché pensi che la tua idea di business sia vincente?
«Perché dietro c’è un lavoro enorme per valorizzare il prodotto. Ho fatto ricerche in tutta Italia per usare gli ingredienti migliori. Il prodotto è valido e unico nel suo genere, anche perché alla base c’è la linfa di vite che è molto pregiata e difficile da trovare. Insomma, non sono andata al risparmio. Voglio ottenere il massimo con tanta serietà e soprattutto trasparenza».
I prodotti di cosmetica che produci sono naturali?
«Sì, al 98 per cento. L’impatto zero sull’ambiente è impossibile, ma ci andiamo vicini. Per rifarmi di quel 2 per cento ho deciso di sposare il progetto di One Tree Planted, società americana che si batte contro la deforestazione. Acquistando uno dei prodotti del nostro marchio o facendo una donazione tramite una pagina creata appositamente verrà piantato un albero per ogni euro donato».
Come stanno andando adesso le cose, a 6 mesi dal lancio?
«Stanno andando bene e sono soddisfatta. Ma il percorso da fare è ancora lungo».
Sei sola in azienda?
«In questo progetto siamo in tre, in più c’è un collaboratore esterno».
Dove ti vedi tra tre anni?
«Sempre qui a Brescia, dove sono adesso. A capo della mia azienda, magari in continua cresciuta. Abbiamo ancora parecchie idee da sviluppare…».
Articolo aggiornato in data 21 Agosto 2022
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