Quando si sente parlare di pizza non si può non andare con la mente a Napoli. Infatti, il capoluogo campano è luogo di nascita di questa eccellenza italiana, famosa in tutto il mondo. Proprio per questo, forse, essere considerati la “casa della pizza” è un titolo che fa gola a molti, non solo sulle tavole. Così, ecco arrivare la sfida direttamente dall’America in direzione della Campania.
A mettere in dubbio la titolarità di città della pizza nel mondo, infatti, è Chicago. La capitale dello stato dell’Illinois, ha scelto un’occasione molto particolare per lanciare il suo guanto di sfida, non riscuotendo però molto seguito.

La sfida
Direttamente sull’account Twitter ufficiale della città, l’amministrazione comunale ha dichiarato di sentirsi orgogliosa di essere la capitale della pizza nel mondo. Un’affermazione rilanciata anche nello spazio destinato alla descrizione della città, sulla pagina del popolare social network. La sfida a Napoli, inoltre, non è stata lanciata in un giorno qualunque bensì in occasione della giornata mondiale della pizza, che nel mondo si celebra il 9 febbraio.

Le reazioni
Dato il periodo, che corrisponde con Carnevale, qualcuno potrebbe pensare a uno scherzo. Sembra, però, che in America ci credano sul serio. I commenti degli utenti, in merito, non si sono fatti attendere e, come è facile immaginare, quelli dall’Italia sono stati tra i più piccati e ironici. Da chi chiede se si tratti di uno scherzo a chi avverte che l’Italia avrebbe da ridire sull’argomento. Qualcun altro è più ironico e ricorda che se Chicago si vanta della sua pizza, anche Napoli è famosa per essere la capitale mondiale del basket grazie ai Napoli Bulls. Il riferimento è alla squadra dei Chicago Bulls, una delle franchigie più famose della NBA che ha avuto tra i suoi giocatori il grande Michael Jordan.

Infine, anche un vip d’eccezione sceglie di commentare la notizia. Rispondendo al tweet, Salvatore Esposito, il “Genny Savastano” della serie Gomorra scrive: «Dopo Napoli, amici americani!!!».

Un patrimonio da proteggere
Probabilmente, quella di Chicago è stata una semplice operazione di marketing. In fondo sarebbe davvero difficile spodestare Napoli e la Campania dal trono di re dei pizzaioli. A riprova di questo, nel 2017 L’Unesco ha inserito l’arte del pizzaiolo napoletano tra i patrimoni culturali e immateriali dell’umanità.
Articolo aggiornato in data 15 Giugno 2022
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