Il rapporto di Roma con la cristianità è testimoniato dal grande numero di chiese che si trovano nella Capitale. In particolare modo nel suo centro storico, dove basiliche e altri luoghi di culto di rilevanza internazionale sorgono in orni rione. Uno di questi di grande importanza per la popolazione francese romana è San Luigi dei Francesi che, sin dal 1589, è considerata la chiesa nazionale dei francesi di Roma. Un dettaglio che fa capire immediatamente ai visitatori di trovarsi un po’ in terra d’oltralpe si ha durante le messe. Qui, infatti, le funzioni sono rigorosamente in lingua francese.
Tuttavia, non è certo questo che rende così famosa questa chiesa. Bensì il suo patrimonio artistico di immenso valore e bellezza. Dalle sue cappelle che custodiscono dipinti di Caravaggio, Guido Reni e Domenichino, fino al maestoso organo a canne.

San Luigi dei Francesi, perché è così famosa?
La chiesa è consacrata al culto di Maria Vergine, San Dionigi e al re Luigi IX di Francia, poi proclamato santo. È a quest’ultima figura, però, che è stata intitolata e con il cui nome è conosciuta ancora oggi. La sua costruzione, iniziata nel 1518 per volere di Giulio dei Medici (che sarebbe diventato Papa Clemente VII) fu ultimata nel 1589. Il progetto e la sua realizzazione furono affidati a due grandi architetti del tempo, Giacomo Della Porta e Domenico Fontana. Ha lo statuto di Chiesa nazionale (ossia quando una struttura è affidata a una comunità nazionale), come si evince anche dallo stemma francese sulla sua facciata in travertino. Dalla sua costruzione e negli anni successivi, infatti, non mancò mai l’interesse dei reali di Francia per la chiesa con continue opere di abbellimento. Così, in tutta la struttura si trovano ricordi e monumenti funerari che ricordano le figure di molti francesi illustri.
A cominciare dalla facciata dove trovano posto le statue di San Luigi, Carlo Magno, Santa Clotilde e San Giovanni di Valois. È l’interno della chiesa, però, che l’ha resa famosa nella Capitale e nel mondo. Qui, infatti, sono custoditi alcuni capolavori dell’arte italiana.

I capolavori della chiesa
All’interno la struttura è divisa in tre navate con cinque cappelle per lato. Sopra l’ingresso trova posto il maestoso organo a canne realizzato da Joseph Merklin nel 1881, mentre alzando ulteriormente lo sguardo si può ammirare lo splendido affresco della volta de La morte e la gloria di San Luigi, realizzato nel 1754 da Charles Natoire.
I veri tesori di San Luigi dei Francesi, però, sono i dipinti custoditi all’interno delle sue cappelle. La più famosa è senza dubbio la Cappella Contarelli conosciuta anche come Cappella di San Matteo. Qui, infatti, è custodito il cosiddetto “trittico di Caravaggio” sulla vita di San Matteo. Al centro della cappella si trova il quadro San Matteo e l’angelo, mentre ai lati i dipinti de La Vocazione di San Matteo e Il Martirio di San Matteo, realizzati dal pittore italiano Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.

La seconda cappella più importante della chiesa è dedicata a Santa Cecilia. Al suo interno trovano posto gli affreschi sulla storia della santa del Domenichino e una copia della Santa Cecilia di Raffaello, realizzata da Guido Reni.
Quando visitarla
La chiesa di San Luigi dei Francesi si trova nella piazza omonima a poca distanza da Piazza Navona. L’edificio è aperto alle visite dal lunedì al sabato dalle 9,30 alle 12,45 (il sabato chiude alle 12,15) e dalle 14,30 alle 18,30, la domenica dalle 11,30 alle 12,45 e dalle 14,30 alle 18,30. È possibile visitare la chiesa con l’ausilio di un’audioguida direttamente sul proprio smartphone. Infine, per qualunque altra informazione come il calendario con gli eventi e le celebrazioni è possibile consultare il sito della chiesa.
Articolo aggiornato in data 20 Luglio 2022
© Riproduzione riservata