Palatino, le case degli imperatori sul colle più antico di Roma

Visitando quest'area compresa nel Parco archeologico del Colosseo, uno dei più estesi nel mondo, si fa un vero e proprio tuffo nel passato. Dalla fondazione della città al tempo dell'Impero

Roma è anche conosciuta come la città dei sette colli. I loro nomi, spesso, sono imparati contestualmente a quelli dei sette re che per primi hanno regnato sulla città. Eppure in pochi sanno quale sia il primo fra questi. Tra tutti il più antico è il Palatino, il colle dove sono sorte la maggior parte delle costruzioni della Roma antica. Si racconta che su questo colle Romolo edificò le prime costruzioni intorno alle quali si sarebbe sviluppata la città.

In seguito, al tempo dei consoli, il colle divenne la zona nobiliare della città. Qui vennero edificate molte delle ville famiglie patrizie dell’epoca. Era il luogo dove abitavano i senatori e in seguito gli imperatori. Oggi la casa dell’imperatore Augusto, è una delle strutture più visitate e attira milioni di turisti ogni anno. Il Palatino, inoltre, è l’unico colle dove non si è costruito nei tempi successivi. Il motivo è la grande concentrazione di reperti archeologici della zona che, insieme all’area dove sorge il Colosseo ne fanno uno dei Parchi archeologici più grandi nel mondo.

Una domus sul Palatino
Una domus sul Palatino

Un tuffo nel passato

Quel che resta delle grandi abitazioni imperiali è ancora visibile a tutti quelli che passano nella zona del Circo Massimo. Il resto delle abitazioni e costruzioni dell’epoca è visibile entrando nell’area archeologica. Dai resti dei primi insediamenti umani risalenti all’età del Ferro (XIII secolo a.C.) alle abitazioni dei consoli, per poi diventare il luogo scelto dagli imperatori per le proprie domus. Questo grazie anche alla decisione dell’Imperatore Augusto che scelse di vivere sul Palatino. Oggi la sua casa è una delle dimore che si sono conservate meglio nel corso degli anni. Accanto si trova la casa di Livia, moglie dell’Imperatore. In seguito l’imperatore Tiberio, successore di Augusto, decise di far costruire un vero e proprio palazzo imperiale, poi ampliato da Caligola. I successivi imperatori, Claudio e Nerone ordinarono la costruzione della Domus Transitoria che andò distrutta nell’incendio di Roma del 64 d.C. Dopo questo evento, Nerone, fece edificare uno dei palazzi romani più famosi: la Domus Aurea. Deve il nome alla gran quantità d’oro utilizzata e si estendeva su un’area di quasi 80 ettari tra il Palatino, l’Esquilino e il Celio. Purtroppo, alla morte di Nerone buona parte della struttura venne distrutta, mentre l’area restante fu occultata dalle terme di Traiano. 

Palatino, resti della Domus Augustana
Resti della Domus Augustana

Il Parco archeologico del Palatino ospita anche il museo omonimo, all’interno dell’ex convento delle monache della Visitazione risalente al 1868. Nei due piani del museo si ripercorre la storia del primo colle di Roma. Nelle varie sale sono conservati i resti di alcune domus insieme a vari reperti a partire dall’epoca di Augusto, come statue, mosaici e pitture.  

museo Palatino
Esterno del museo Palatino

Alcune informazioni

Dal 1 febbraio il Palatino e tutto il Parco Archeologico del Colosseo sono nuovamente aperti alle visite. Purtroppo, però, alcune aree tra cui i resti della Domus Transitoria o l’antico Tempio di Romolo non sono accessibili in quanto non è possibile rispettare le disposizioni di sicurezza. I nuovi orari, come disposto dall’attuale normativa dovuta all’emergenza sanitaria, prevedono l’apertura dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 16,30. L’ingresso per il Palatino è in via di San Gregorio 30 ed è obbligatoria la prenotazione online. Inoltre, sul sito del Parco archeologico è possibile visitare una sezione apposita con una serie di percorsi da seguire dal vivo o online.

Articolo aggiornato in data 20 Luglio 2022
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