Simbolo della Capitale, tra i monumenti più famosi del mondo e Patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco, dal 2007 fa parte delle sette meraviglie del mondo moderno. Stiamo parlando del Colosseo, conosciuto anche come Anfiteatro Flavio. Oggi potrebbe essere paragonato tranquillamente a un qualsiasi grande stadio del mondo. Le sue dimensioni, infatti, consentivano una capienza superiore agli 80mila spettatori.
Il nome e la forma caratteristica con cui è conosciuto nel mondo non sono, però, quelli “originali”. Il termine Colosseo, infatti, iniziò a diffondersi a partire dal Medioevo. Si pensa nasca dalle imponenti dimensioni della struttura, o per via della presenza di una colossale statua nelle sue vicinanze. La struttura, invece, originariamente circolare, ha subito nel corso dei secoli una serie di crolli più o meno importanti nella zona sud in seguito ad alcuni terremoti (il più grave nel 1349). Il motivo è dovuto anche alla zona scelta per la costruzione. Il Colosseo, infatti, poggia in parte su una conca utilizzata per un laghetto artificiale che faceva parte della Domus Aurea di Nerone.
La storia del Colosseo
Ubicato in pieno centro storico, a pochi passi dal foro romano e via dei fori imperiali, il Colosseo era il cuore pulsante della Roma antica. La sua costruzione iniziò nel 72 d.C. per volere dell’imperatore Vespasiano Flavio. Tuttavia, l’inaugurazione avvenne solo otto anni dopo durante il regno dell’imperatore Tito. Altri lavori, come l’ampliamento delle gradinate, furono completati per volere dell’imperatore Domiziano, ultimo della dinastia dei Flavi.
La sua funzione era quella di luogo pubblico dove offrire alla popolazione spettacoli a spese dello stato. Al suo interno, infatti, si svolgevano combattimenti tra gladiatori, simulazioni di caccia e battaglie navali.
Il Colosseo rappresenta ancora oggi il più grande anfiteatro del mondo, ma allo stesso tempo l’edificio era anche un “tempio” che simboleggiava la rigenerazione della civiltà romana. Infatti, per distinguerlo dalle precedenti strutture, realizzate la maggior parte delle volte in legno, si scelsero come materiali il travertino e il tufo. Questo, però, lo portò ad essere utilizzato, nel corso dei secoli, come “fonte di approvvigionamento” per materiali di costruzione.
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Molte parti della struttura, infatti, sono state utilizzate per la realizzazione di altri edifici o monumenti, come il ponte Flaminio o i palazzi Venezia e Barberini. Il monumento ritornò ad avere l’importanza che ancora oggi gli viene attribuita soltanto nel XIX secolo. È in questo periodo che, grazie alla volontà dei papi Pio VII, Leone XII, Gregorio XIV e Pio IX, vennero realizzati importanti interventi di restauro.
Cosa vedere nelle vicinanze
Il Colosseo si trova a metà tra colle Oppio, il Celio il Palatino, nel cuore dei resti dell’antica Roma. Nelle sue vicinanze, infatti, si trova il Foro romano, gli archi di Tito e di Costantino e, al termine di via dei Fori Imperiali, i resti dei mercati di Traiano. Inoltre, la struttura, insieme al Palatino, fa parte del parco archeologico tra i più vasti del mondo.
È possibile visitare il Colosseo tutti i giorni dal lunedì alla domenica, esclusi il 25 dicembre e il 1 gennaio. Gli orari di accesso vanno dalle 9 alle 19:15 dal 26 marzo al 31 agosto; dalle 9 alle 19 dal 1 al 30 settembre; dalle 9 alle 18:30 dal 1 al 28 ottobre; dalle 9 alle 16:30 dal 29 ottobre al 31 dicembre. L’ultimo ingresso è consentito un’ora prima della chiusura, mentre è obbligatoria la prenotazione online dei biglietti.
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Gli anfiteatri romani nel mondo
Pur essendo unico nel suo genere, nel mondo esistono almeno 200 anfiteatri romani che ricordano il Colosseo. Tra questi ricordiamo l’Arena di Verona in Italia, l’arena di Nimes in Francia e l’anfiteatro di El Jem in Tunisia. Tuttavia, l’edificio che più di tutti ricorda l’attuale forma del Colosseo si trova a poca distanza dall’originale.
Stiamo parlando del teatro di Marcello realizzato per volere dell’imperatore Augusto nella zona di Campo Marzio, poco distante da dove oggi si trova la Basilica di Santa Maria in Cosmedin (che custodisce la Bocca della Verità). Nonostante la forma sia semicircolare, rispetto a quella completamente circolare dell’Anfiteatro Flavio, l’architettura molto simile dei due edifici ha portato il teatro di Marcello ad essere soprannominato “il piccolo Colosseo”.
Articolo aggiornato in data 9 Maggio 2023
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