Un evento al servizio della Blue Economy. Ecco Sealogy, una fiera dal respiro internazionale che è arrivata alla seconda edizione diventando un appuntamento fisso per il settore sia per i player privati che per le istituzioni pubbliche italiane e straniere. I numeri della prima edizione – anticipata tra l’altro dalla Digital Preview del 2020 – parlano da soli: 3250 presenze, 20 paesi UE rappresentati, 8 extraeuropei, 80 iniziative convegnistiche e 380 relatori. In prima fila anche startup e aziende consolidate che hanno a cuore un’eccellenza italiana (e non solo): il blu sotto ogni forma.
Insomma, il mare più o meno è sempre lo stesso, ma l’approccio al concetto di “blu“ è cambiato. Il merito è anche di Sealogy, un appuntamento che «promuove e valorizza l’ambiente marino, divulga tendenze, innovazioni e buone pratiche, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia dell’ecosistema marino e dello sviluppo sostenibile», si legge sul sito ufficiale dell’evento.
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Sealogy: dove e quando?
Ferrara è la “casa“ di Sealogy. Più precisamente: Ferrara Expo è il lungo dove va in scena la manifestazione. Si tratta di quartiere Fieristico progettato dall’architetto Vittorio Gregotti. Si sviluppa su un’area totale di 26.000 mq che comprende complessivamente 6 padiglioni e 4 corpi servizi. Ferrara Expo, oltre a Sealogy, ospita altri eventi importanti come per esempio il Salone del Restauro.
Sealogy è una tre giorni. Per l’edizione del 2022 le date da segnare in rosso sul calendario sono mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 novembre.
I taget di Sealogy
Sealogy si rivolge a espositori e stakeholder delle seguenti categorie:
- Produttori ittici, allevatori;
- Aziende di allevamento, produzione, lavorazione e commercio dei
prodotti ittici; - Aziende produttrici di attrezzature e impianti per lo stoccaggio, la
lavorazione, il confezionamento e la conservazione delle produzioni
ittiche; - Aziende di logistica, spedizioni e trasporti merci e passeggeri
- GDO: catene, gruppi, super centrali d’acquisto della distribuzione
organizzata; - HORECA: Hotels, Restaurants, Catering;
- Commercianti e grossisti;
- Comparto industriale: biotecnologie, energie rinnovabili marine,
off-shore; - Cantieristica navale e componentistica;
- Aziende turistiche, sportive e del tempo libero;
- Associazioni di categoria;
- Istituzioni/enti;
- Università, centri e istituti di ricerca
- Agenzie di servizi e consulenti
Blue Economy
Ma cosa è la Blue Economy? Sul sito ufficiale di Sealogy viene descritta come «tutte le attività umane che utilizzano il mare, le coste e i fondali come risorse per attività industriali e lo sviluppo di servizi, inserite in un’ottica di sostenibilità ambientale». Traduzione: il futuro del pianeta dipende dalla Blue Economy.
L’Ue, in un recente report, ha confermato la Blue Economy è uno strumento prezioso per combattere la crisi climatica e l’inquinamento. Alcuni settori, quindi, come per esempio la pesca o i trasporti via mare, sono chiave. Sealogy, come detto, si mette al centro dell’Europa per dare voce al progresso, alla ricerca e allo sviluppo di un’economia che ha margini di crescita impressionanti e risvolti immediati che fanno bene al pianeta.
Articolo aggiornato in data 18 Ottobre 2022
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