Vino made in Italy, è record per le esportazioni

È il prodotto italiano più consumato all’estero. Con 4 bottiglie su 10, i nostri vini sono i più presenti sulle tavole straniere

Numeri mai visti per l’export del vino made in Italy. Un valore, quello delle esportazioni, salito del 10 per cento (7,9 miliardi) che rappresenta un vero record storico. Il vino made in Italy, quindi, diventa per il 2022 la prima voce dell’export agroalimentare italiano. Inoltre, si conferma straordinario ambasciatore dello stile di vita rappresentato dalla Dieta Mediterranea, inserita dall’Unesco nel patrimonio immateriale dell’umanità.

Questi numeri fanno parte dell’ultima analisi di Coldiretti realizzata su dati Istat in occasione di Vinitaly 2023 a Verona.  In questa occasione Casa Coldiretti metterà in mostra per la prima volta la storia millenaria del vino. Dall’Arca di Noè allo spazio, passando per popoli, artisti, scrittori, scienziati e condottieri che nel tempo hanno raccontato il nettare di Bacco.

Vino made in Italy, i numeri di un primato mondiale

L’aumento di valore delle bottiglie di vino made in Italy sulle tavole di tutto il mondo pesa per un totale di oltre 22 milioni di ettolitri. Questi corrispondono al 43 per cento dei 50,3 milioni di ettolitri ottenuti grazie alla vendemmia 2022, che sulle quantità ha confermato la leadership italiana a livello internazionale. Un primato conquistato ai danni di francesi, principali concorrenti, e spagnoli. All’estero dunque finiscono oltre 4 bottiglie su 10 con il vino che è il prodotto nazionale più presente sulle tavole straniere.

A fare da traino alle esportazioni italiane, evidenzia la Coldiretti, ci sono gli spumanti che segnano un aumento del 19 per cento in valore. Inoltre, il Prosecco, vino italiano più consumato al mondo, segna un +22 per cento. Crescono anche le vendite dei grandi vini rossi e bianchi Docg e Doc da nord a sud del Paese.

prosecco
Il prosecco è il vino made in Italy più consumato al mondo (foto da Facebook @proseccodoc)

Dove si compra di più

Come sottolinea Coldiretti, gli Stati Uniti si confermano il principale mercato delle bottiglie italiane per un valore di quasi 1,9 miliardi di euro in crescita del +8 per cento nel 2022. In Europa, invece, il vino made in Italy spopola in Germania con una spesa di circa 1,2 miliardi di euro (+5 per cento). Il successo delle bottiglie italiane è confermato dal balzo del +25 per cento delle esportazioni in Francia per un valore di oltre 289 milioni di euro. Un risultato trainato dagli spumanti che valgono da soli oltre 107 milioni di euro e con una crescita del 29% fanno concorrenza in casa allo champagne.

Nonostante la Brexit con le conseguenti difficoltà burocratiche, gli inglesi confermano il loro amore per il vino made in Italy.  Nel 2022 hanno speso 812 milioni di euro (+9 per cento), di cui circa la metà per spumanti e prosecco che registrano un balzo di quasi il 17 per cento nei calici britannici. Tra chi sale e chi scende. La Cina frena a 112 milioni di euro contro i 127 milioni dell’anno precedente con un crollo di quasi il 12 per cento.

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Qualità certificata

Il successo nel mondo del vino made in Italy, spiega la Coldiretti, è cresciuto grazie alla strada della qualità intrapresa dalle bottiglie italiane destinate per circa il 70 per cento a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola.

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Articolo aggiornato in data 31 Marzo 2023
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