Cresce la consapevolezza e l’interesse degli italiani verso il tema della sostenibilità. Lo dimostrano i dati sulle ricerche di Google che, per la prima parte del 2022, hanno rilevato come la parola sostenibilità sia tra le 10 più cercate.
Un dato confermato dai risultati di un sondaggio realizzato da Adiconsum. Si tratta di uno studio che fa parte del progetto SURF – Sostenibilità, Utilità sociale e Responsabilità della finanza realizzato dall’assoconsumatori in collaborazione con Unicredit. L’obiettivo della ricerca era di comprendere il rapporto tra i consumatori e le tematiche della sostenibilità, del consumo e dell’economia circolare cercando di capire se dal semplice interesse scaturissero poi delle azioni concrete.
Sostenibilità, i risultati dello studio di Adiconsum
Al sondaggio, i cui risultati sono stati raccolti nel report “Sull’onda del cambiamento”, ha partecipato un campione di soggetti, principalmente uomini, compresi nella fascia d’età 46-69 anni. Il titolo di studio più diffuso è il diploma di scuola superiore e il 25 per cento dei partecipanti è residente in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Veneto.
I risultati raccolti sono perlopiù ottimistici. Infatti, il 97 per cento dei partecipanti ha dichiarato di aver sentito parlare della sostenibilità e il 48 per cento di ritenerlo un concetto attuale e presente nella propria quotidianità. Riguardo alla sua definizione, il 50 per cento, ha optato per la tutela, la difesa dell’ambiente e l’utilizzo consapevole delle risorse e il 43 per cento per l’attenzione al soddisfacimento dei bisogni della generazione attuale senza compromettere la possibilità di quelle future di realizzare i propri.

Azioni concrete
Tra i comportamenti sostenibili messi in pratica dai partecipanti troviamo al primo posto la raccolta differenziata, seguita dalla riduzione degli sprechi. In merito invece agli acquisti sostenibili, un grosso scoglio è rappresentato dal prezzo. Solo nel caso in cui il prodotto, oltre ad essere sostenibile, avesse anche una durabilità maggiore, i consumatori sarebbero disposti a pagare di più.
I gruppi di acquisto di prodotti provenienti da aziende sostenibili sono noti ed utilizzati, seppur saltuariamente, dal 49 per cento dei partecipanti mentre il 36 per cento non ne ha mai sentito parlare e il 15 per cento si dichiara non interessato a questa modalità di acquisto.
Inoltre, il 52 per cento degli intervistati ritiene possibile orientare le aziende ad investire nella sostenibilità attraverso i propri acquisti e le proprie scelte, contro un buon 32 per cento che rimane scettico. Il 69 per cento ritiene, in ogni caso, che un’azienda che si qualifichi come sostenibile sia meritevole di fiducia.
Dal report emerge anche che il 76 per cento dei consumatori intervistati ritiene che le banche abbiano un ruolo nel favorire la transizione ecologica. Questo sia offrendo prodotti di finanziamento e investimento che indirizzino il consumatore verso scelte sostenibili (49 per cento), che adottando politiche che riducano l’impatto ambientale della loro attività (27 per cento).
Infine, riguardo alla conoscenza dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) fissati dall’ONU, il quadro è tutt’altro che rassicurante. Ben il 43 per cento degli intervistati non ne ha mai sentito parlare e il 36 per cento, pur sapendo di cosa si tratta, non ricorda quali siano.
Attivare un processo di cambiamento
Il Report, in sintesi, evidenzia come i consumatori italiani abbiano sviluppato una buona sensibilità verso il tema della sostenibilità. Tuttavia, rimane ancora molto da fare, soprattutto per far comprendere che la sostenibilità non è solo un concetto, ma un processo di cambiamento in cui tutti sono coinvolti dal punto di vista sociale, economico ed ambientale, sia individualmente che come collettività.
Per questo, ricorda Adiconsum, le attività del progetto SURF proseguiranno con la realizzazione di materiali informativi multimediali. Come infografiche, un decalogo e una video pillola contenenti informazioni e consigli pratici che consentano ai cittadini-consumatori di “cavalcare l’onda del cambiamento” e di contribuire con i propri comportamenti al raggiungimento di alcuni dei 17 obiettivi fissati nell’Agenda 2030 dai 193 Paesi delle Nazioni Unite.
LEGGI ANCHE: Mangrovia, il marketplace ecosostenibile totalmente plastic free
Articolo aggiornato in data 3 Ottobre 2022
© Riproduzione riservata