Conto in banca permettendo, c’è chi desidera passare l’inverno al caldo, tra ombrelloni e mare cristallino, puntando su mete esotiche come per esempio Seychelles e Maldive.
Ma si può viaggiare a Natale per turismo per raggiungere i paradisi tropicali? E senza obbligo di quarantena? La risposta è affermativa. Perché, grazie all’apertura dei corridoi turistici Covid-free, sono già ripartiti dall’Italia i voli che possono appunto sbarcare in direzione Seychelles e Maldive. E poi ritornare a casa.
Seychelles e Maldive: corridoi turistici Covid-free
Il ministero della Salute ha autorizzato con un’ordinanza e in via sperimentale i Corridoi turistici Covid-free, attivi dal 30 settembre 2021 e fino al 31 gennaio 2022. Quindi compreso Natale e Capodanno. Verso mete esotiche come Seychelles e Maldive
I Corridoi turistici Covid-free sono dei «viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici, i quali sono anche chiamati ad assicurare il rispetto delle misure di sicurezza», si legge sul sito della Farnesina. Ma anche degli «itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale, finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate».
Questi corridoi sono operativi per raggiungere e rientrare da:
- Aruba
- Maldive
- Mauritius
- Seychelles
- Repubblica Dominicana
- Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam)
Cosa serve per viaggiare?
Il tampone non basta per farsi un viaggio nel periodo di Natale tra Seychelles e Maldive. Infatti, sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso i Paesi indicati, esclusivamente i viaggiatori muniti di:
- certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale (cioè il Green pass) o, in alternativa
- certificazione di avvenuta guarigione
Il viaggiatore prima della partenza e prima del ritorno da Seychelles e Maldive o dagli altri posti deve:
- sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle quarantotto (48) ore precedenti la partenza;
- se la permanenza all’estero supera i sette (7) giorni, sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco;
- prima di rientrare in Italia, nelle quarantotto (48) ore precedenti l’imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo;
- all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo.
Se tutti i passaggi sopra elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
In ogni caso la Fernesina ricorda che «tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario».
Articolo aggiornato in data 15 Ottobre 2021
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