Sagre e fiere, in autunno è caccia alle feste di paese

Un'indagine Coldiretti/Ixè rivela come gli italiani vogliano tornare a immergersi in eventi come sagre, fiere e feste di paese. Un modo per stare in compagnia e gustare prodotti tipici del territorio

Sette italiani su dieci (70 per cento) scelgono di partecipare a sagre e fiere. Oltre alle tante feste di paese che si concentrano tradizionalmente all’inizio dell’autunno con l’arrivo dei prodotti tipici di stagione. Dalle castagne ai tartufi fino ai funghi, favoriti dal ritorno della pioggia dopo la siccità estiva. 

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixe’ che evidenzia la voglia dei cittadini di tornare a frequentare le tradizionali feste nei paesi a partire da quelle dei piccoli borghi, all’insegna del risparmio e della buona tavola.

Sagre e fiere, molto frequentate ma poco remunerative

Dai dati dell’indagine Coldiretti si evidenzia un apprezzamento crescente degli italiani per sagre e fiere. Questi eventi si propongono come momento conviviale alternativo che riguarda sia le località più turistiche che, anche più spesso, le aree interne meno battute. Si tratta, secondo la Coldiretti, di una vera e propria tendenza frutto dell’esigenza di contenere le spese di fronte al caro prezzi, ma anche di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali. In molti si accontentano di guardare e curiosare tra le bancarelle ma c’è anche chi ne approfitta per gustare cibi e specialità locali.

sagre e fiere, marmellata di castagne

Tuttavia, il business di sagre e fiere in Italia è comunque modesto. Infatti, in base all’analisi Coldiretti/Ixè il 10 per cento dei frequentatori non spende niente, il 53 per cento non più di dieci euro a persona e il 30 per cento tra i 10 ed i 30 euro per persona. Infine, un 7 per cento va ma acquista altro. Sagre e fiere come i mercati di paese in Italia sono dedicate a ricorrenze storiche o religiose, ma soprattutto a prodotti tipici dell’enogastronomia locale. Questi sono molto spesso al centro dei festeggiamenti che si concentrano proprio quando si raccolgono pregiati frutti della terra, dall’uva ai funghi fino ai tartufi.

Come orientarsi nella scelta

Tra i consigli da seguire nella scelta, secondo la Coldiretti, ci sono infatti la verifica della congruità del “cibo festeggiato” con la realtà produttiva del territorio. Una scelta da effettuare anche con un occhio alla stagionalità, le garanzie offerte dalla partecipazione delle Istituzioni, dai Comuni alle Parrocchie fino alle organizzazioni di rappresentanza, il coinvolgimento nell’iniziativa di operatori economici locali dai ristoratori agli agricoltori con Campagna Amica. 

La necessaria qualificazione dell’offerta di sagre e fiere in Italia può essere, infatti, sostenuta da una più forte presenza delle realtà economiche espressione del territorio. Come ad esempio la vendita diretta dei prodotti alimentari delle aziende agricole locali, che garantiscono identità e qualità al giusto prezzo. Questa opportunità, ricorda Coldiretti, è resa possibile anche dal moltiplicarsi dei mercati, delle botteghe e degli spacci aziendali degli agricoltori di “Campagna Amica”, che possono contare su quasi diecimila punti vendita in tutta Italia dove e possibile acquistare i prodotti agricoli e alimentari del territorio a chilometri zero.

Il calendario di fine settembre

Particolarmente ricco è il programma di sagre e fiere dell’ultimo weekend di settembre. Dalla Fiera Agricola Mugellana a Borgo San Lorenzo (Fi) alla Fiera del fungo porcino Igp di Borgotaro (Pr), dagli antichi frutti d’Italia a Pennabilli (Rn) alla Fiera Agricola di Morcone (Bn), dalla Festa del Nocino a Noceto (Pr)  alla Festa della zucca a Cittadella (Pd) con il mercato di Campagna Amica, fino alla Festa del tartufo nero di Bracca (Bg).

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Articolo aggiornato in data 26 Settembre 2022
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