Il Pnrr è un acronimo: significa Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di un pacchetto di investimenti e riforme che l’Italia ha impostato per ottenere dall’Unione Europea i soldi – tra prestiti e finanziamenti a fondo perduto – per dare una sterzata alla crisi che la pandemia ha generato sul nostro Paese.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU).
Pnrr: quanti fondi per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?
Tanti, tantissimi. Di base sono 191,5 miliardi quelli finanziati dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, che ha una durata di sei anni (2021-2026).
Ma i fondi non finiscono qui. Sul sito del Mef si legge che «nel complesso si potrà disporre di circa 248 miliardi di euro» se si considerano altre risorse.
Ancora: «Il Pnrr si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale. Il Pnrr contribuirà in modo sostanziale a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere».
I punti chiave del Piano
Ma in cosa consiste il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)? Le missioni sono sei e riguardano l’intero sistema Italia. Si va dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione ai trasporti, dalla salute alla scuola, dal turismo all’inclusione sociale.
Ecco le sei missioni:
- Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura
- Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica
- Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile
- Istruzione e Ricerca
- Inclusione e Coesione
- Salute
In definitiva, «il Pnrr avrà un impatto significativo sulla crescita economica e della produttività. Il governo prevede che nel 2026 il Pil sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto a uno scenario di base che non include l’introduzione del Piano».
Articolo aggiornato in data 2 Dicembre 2021
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