Maltempo, dopo la siccità arriva la grandine a colpire le coltivazioni

Danni per milioni di euro sono stati provocati nelle campagne dall’ultima ondata di maltempo che con violenti temporali, trombe d’aria e grandine si è abbattuta a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola, dalla Lombardia al Veneto, dalla Liguria all’Emilia fino al Lazio nella Capitale e oltre

Una primavera “pazza” che tra siccità e maltempo mette a dura prova le coltivazioni in tutta Italia. Al problema dovuto alla crisi idrica, infatti, si sono aggiunte le recenti precipitazioni e grandinate che hanno portato numerosi danni nelle campagne italiane. La primavera dal punto di vista climatologico ha fatto segnare fino ad ora lungo la Penisola quasi 2 eventi estremi al giorno tra violenti temporali, grandinate, trombe d’aria, tempeste di vento, gelate e valanghe.

È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in occasione dell’allerta meteo in sette regioni con maltempo, freddo e persino il ritorno della neve. «Nelle aziende agricole colpite – sottolinea la Coldiretti – si registrano pesanti danni alle coltivazioni come grano, mais, colza, bietole, frutta (albicocche, pere, mele, pesche, kiwi e fragole) e ortaggi dalle zucchine alle fave, dagli asparagi ai carciofi ma anche a vigneti ed oliveti».

Maltempo, danni da milioni a causa della grandine

La Coldiretti lancia l’allarme sulle conseguenze del maltempo di questi giorni per le coltivazioni. Infatti, la caduta della grandine nelle campagne in questa stagione è più dannosa per via delle perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. «La grandine – spiega la Coldiretti – colpisce i frutti proprio nei primi giorni di formazione provocandone la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis». Una situazione che nel 2022, secondo Asnacodi, solo nelle aziende agricole assicurate ha provocato danni per oltre mezzo miliardo di euro.

Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti che segnala peraltro l’aggravarsi delle perdite provocate dalla persistente siccità e dalle gelate notturne che hanno mandato in fumo nelle aziende interessate fino 70 per cento di gemme e piccoli frutti sugli alberi di susine, ciliegie, albicocche, pesche ma anche su meli, peri, kiwi e vigneti già in fase avanzata di vegetazione.

maltempo, i danni della grandine su un campo di grano
I danni del maltempo su un campo di grano

Primavera anomala

La primavera appena arrivata non ha portato miglioramenti dal punto di vista climatico. Una spallata di freddo, vento, grandine e pioggia ha fatto seguito a un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica ma l’anomalia è addirittura di 1,38 gradi in più al nord sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800.

Inoltre, sottolinea la Coldiretti, le violente perturbazioni di primavera non hanno risollevato la situazione di criticità delle circa trecentomila aziende agricole, localizzate soprattutto nella pianura padana, che soffrono per la persistente siccità i cui effetti sono evidenti nei grandi laghi del Nord. Il livello del Garda è crollato a 48 centimetri sfiorando il minimo storico del periodo registrato 70 anni fa, con un riempimento poco oltre il 38 per cento, mentre il lago di Como è pieno solo al 24 per cento, il lago d’Iseo al 33 e il Maggiore resiste al 45 per cento. La stessa situazione critica in cui versano i fiumi come il Po: il livello idrometrico del fiume al Ponte della Becca (Pavia) è a -3,5 metri con le sponde ridotte a spiagge di sabbia.

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Tropicalizzazione

Gli intervalli di maltempo e siccità di questi ultimi tempi sono da considerarsi, purtroppo, una normalità. L’Italia, infatti, sta assumendo una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.