La sottilità dell’aria, Arezzo nelle foto degli archivi Alinari

Una finestra fotografica su cent’anni di storia del territorio aretino, dal 1856 al 1954. La mostra è visitabile dal 2 dicembre 2022 al 7 maggio 2023 presso la Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo.

Inaugurata nelle sale espositive della Casa Museo dell’Antiquariato di Ivan Bruschi, la mostra “La sottilità dell’aria”. Arezzo e il suo territorio negli archivi Alinari.

L’esposizione, sotto l’egida del Conservatore Carlo Sisi, nasce grazie alla collaborazione con la Fondazione Alinari per la Fotografia ed è curata da Rita Scartoni con la collaborazione di Muriel Prandato.

La sottilità dell’aria, il contenuto della mostra 

Il racconto fotografico si sviluppa a partire dagli scatti di Alinari e Brogi, fotografi editori come loro stessi si definivano, impegnati in una monumentale opera di documentazione del patrimonio culturale italiano. Emergono le terre d’Arezzo attraverso i temi dell’arte, del paesaggio e del lavoro. Ed è proprio a partire dal territorio aretino che Vittorio Alinari intraprende, nel 1908, un viaggio fotografico lungo il corso dell’Arno. 

Una poetica testimonianza della sua personale ricerca artistica, aggiornata sulle correnti fotografiche d’avanguardia in Europa, parallela alla illuminata attività di imprenditore alla guida della Fratelli Alinari. Nel corso del Novecento la fotografia amatoriale di Aurelio Monteverde, la ricerca artistica di Vincenzo Balocchi, lo straordinario valore del lavoro di documentazione delle miniere di lignite del Valdarno, ci conducono alla scoperta di altri modi di visione.

la sottilità dell'aria, foto mostra
Alcune delle foto esposte (immagine da Uff. stampa Fondazione Ivan Bruschi)

Storia di Arezzo per immagini

Attingendo al ricco giacimento di memorie visive degli Archivi Alinari, l’esposizione de “La sottilità dell’aria” apre una finestra su cent’anni di storia del territorio aretino, dal 1856 al 1954. Ne emerge un variegato paesaggio sociale fatto di vallate delimitate da archi collinari e montagne elevate, punteggiato da una grande ricchezza di testimonianze artistiche medievali con un’economia prevalentemente basata sull’agricoltura che vede però l’avvio di importanti iniziative industriali. Una terra di contadini, lavandaie, pastori, monaci, uomini e donne d’ingegnosa laboriosità. 

Se rapportate all’oggi le immagini dell’esposizione ”La sottilità dell’aria” mettono inevitabilmente di fronte alla natura “trasformativa” del tempo, facendo emergere elementi di continuità e rilevanti mutazioni paesaggistiche e sociali. E se tuttavia ogni terra, come un volto, ha caratteristiche identitarie che permangono nel tempo, le ampiezze dei variegati orizzonti e le tracce vivide di una lunga storia di operosa creatività possono essere sintetizzate in quella “sottilità dell’aria” a cui Michelangelo, scherzando con Vasari, attribuiva il proprio ingegno: “Onde Michelangelo ragionando col Vasari una volta per ischerzo disse: “Giorgio, s’ i’ ho nulla di buono nell’ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell’aria del vostro paese d’Arezzo””; […] Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori ed architettori, Firenze, 1568.

La sottilità dell’aria celebra un importante anniversario

All’inaugurazione il Presidente della Fondazione Ivan Bruschi, Luca Benvenuti ha dichiarato: «Oggi tiriamo le somme di un anno intenso, che da febbraio mi vede in qualità di presidente e che come Consiglio di Amministrazione abbiamo voluto dedicare a celebrare i 20 anni dall’apertura della Casa Museo, avvenuta nel 2002. Per questo è motivo di orgoglio mettere a frutto il rapporto instaurato con la Fondazione Alinari che rientra tra i legami allacciati nel tempo dalla Fondazione Bruschi con le principali istituzioni culturali nazionali e regionali.

la sottilità dell'aria, una foto della mostra
Una delle foto in mostra (immagine da Uff. stampa Fondazione Ivan Bruschi)

Fondazione che, nell’essere a pieno titolo entrata a far parte del patrimonio culturale e architettonico di Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana e con un polo museale di rilievo come le Gallerie d’Italia, ha superato le difficoltà della pandemia e riportato il numero complessivo dei visitatori sui livelli del 2019». 

Poi, Benvenuti ha aggiunto: «In una città sempre più turisticamente attrattiva, il nostro museo è pronto a rafforzare il proprio ruolo di polo culturale sia attraverso un’offerta di grande interesse come dimostra la mostra che inauguriamo oggi, sia nell’investire in un miglioramento continuo del livello di accoglienza. In tal senso, tra le collaborazioni di prestigio, voglio anticipare che la programmazione culturale 2023 della nostra Casa Museo verrà valorizzata da nuove esposizioni con opere provenienti dalla Collezione di Intesa Sanpaolo».

Le stampe Alinari proprietà pubblica

Inoltre, il Presidente della Fondazione Alinari per la Fotografia, Giorgio van Straten ha sottolineato: «Che gli Archivi Alinari rappresentino un riferimento per la storia della fotografia a livello mondiale è un dato di fatto, ma è altrettanto rilevante che, essendo stati acquistati dalla Regione Toscana e divenuti quindi di proprietà pubblica, fra questo straordinario patrimonio e il territorio regionale sia necessario sviluppare un legame forte che ne favorisca la fruizione anche al di fuori del mondo degli studiosi e degli appassionati: la mostra di Arezzo è un primo importante passo in questa direzione».

Infine, ha concluso Carlo Sisi, Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi, «Dopo la mostra dedicata a Pietro Benvenuti, questa organizzata con la Fondazione Alinari di Firenze ospita nella sale espositive di Casa Bruschi una straordinaria e per molti aspetti inedita panoramica fotografica di Arezzo e del suo territorio fra Ottocento e Novecento, confermando tra l’altro il progetto di dialogo, da tempo avviato, con le più importanti istituzioni operanti nella nostra regione».

 Alcune informazioni

La mostra “La sottilità dell’aria” ad Arezzo, è visitabile fino al 7 maggio 2023. Si articola su quattro ambienti che espongono 56 scatti oltre alla versione digitale dell’album, sempre proveniente dagli Archivi Alinari, che documenta le miniere di lignite del Valdarno. Il visitatore avrà inoltre la possibilità di scaricare e sfogliare il catalogo virtuale della mostra dal sito e dai social della Fondazione Ivan Bruschi.

Inoltre, in occasione della fiera dell’antiquariato domenica 4 dicembre la Casa Museo sarà gratuitamente accessibile al pubblico come in tutti i musei di Intesa Sanpaolo, in linea con l’iniziativa del Ministero della Cultura. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare al numero 0575 354126 o scrivere una mail all’indirizzo [email protected] .

 

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