Archiviato l’annus horribilis (dimezzati i viaggi brevi e lunghi), l’estate 2021 sarà diversa. Complice la campagna vaccinale che viaggia verso numeri rilevanti. Ma anche la voglia degli italiani di tornare il prima possibile alla normalità. Perché luglio e agosto, da che mondo e mondo, fanno rima con mare, spiaggia e ombrelloni. E in generale con la parola outdoor (all’aperto).
Ma cosa faremo nei mesi più caldi dell’estate 2021? Dove andremo? Per quanto tempo? Le risposte arrivano dall’ultimo Osservatorio del Turismo Open Air commissionato all’Istituto Piepoli da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e da Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nell’ospitalità open air.

Estate 2021: il mare in pole position
Secondo le stime dell’indagine per l’estate 2021 più di un italiano su due ha programmato una vacanza in media per più di una settimana, di questi un quarto pianifica una struttura outdoor, villaggio e agriturismo in testa seguiti da camping e rifugio montano.
Il 65 per cento di chi pianifica outdoor sceglierà una destinazione di mare, il 20 per cento la montagna, il 16 per cento città e località d’arte. Il profilo del viaggiatore outdoor è simile a quello dell’ultimo anno, con una decisa presenza di giovani (21 per cento) e scarsa di over 64 (3 per cento).
Interessante il dato sul periodo in ottica estate 2021: se agosto si conferma il mese dominante (per il 48 per cento degli italiani e per il 54 per cento dei turisti outdoor è il periodo individuato per le vacanze), settembre registra una quota considerevole, specialmente tra i propensi all’outdoor (28 per cento).
La classifica: Sicilia, Sardegna e Liguria sul podio
Circa un quarto dei vacanzieri open air dell’estate 2021 ha già prenotato, quasi la metà invece intende prenotare tra giugno e luglio. Del totale propensi in strutture outdoor, oltre l’80 per cento sceglierà una struttura in Italia, Sicilia in testa (16 per cento), seguita da Sardegna (14 per cento) e Liguria (12 per cento).
La garanzia di rispetto delle norme igieniche preventive del contagio (26 per cento) è il secondo fattore di scelta dopo la convenienza (29 per cento) per i viaggiatori propensi in strutture outdoor, evidenziando sempre una grande sensibilità al tema pandemico. In effetti l’andamento della campagna vaccinale ha un grande impatto sulla propensione alla prenotazione: invoglia alle vacanze dell’estate 2021 sette italiani su dieci, addirittura nove su dieci tra i propensi a fare una vacanza in strutture outdoor.
Articolo aggiornato in data 16 Giugno 2022
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