Supportare la corretta informazione sui prodotti Dop e Igp italiani, è questo l’obiettivo della missione istituzionale a Londra che ha visto coinvolti Mauro Rosati, direttore di Fondazione Qualivita e Origin Italia e Cesare Mazzetti, presidente di Qualivita, a poche settimane dalle polemiche generate dagli articoli dei quotidiani inglesi Financial Times e The Guardian contro il cibo italiano.
Missione rilancio Dop e Igp
Al centro dell’agenda una serie di incontri con la stampa e gli stakeholder di settore inglesi, organizzati dall’Ambasciata italiana a Londra, grazie all’impegno dell’Ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini. Nella stessa occasione l’Ambasciatore ha ricevuto in dono l’Atlante Qualivita 2022 edito da Treccani, la pubblicazione che illustra tutto il patrimonio enogastronomico dei prodotti a Indicazione Geografica del nostro Paese.
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La missione, che ha visto la partecipazione di Felice Assenza, Capo dipartimento Icqrf del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha avuto il compito di veicolare gli aspetti caratterizzanti del sistema delle produzioni agricole italiane Dop Igp, un comparto che traina il made in Italy con oltre il 20 per cento dell’export agroalimentare italiano che complessivamente nel 2022 ha superato la soglia record dei 60 miliardi di euro.
Le iniziative
Oltre all’incontro con i vertici del Defra, il Dipartimento dell’ambiente, dell’alimentazione e degli affari rurali inglese a cui ha preso parte anche Gabriella Manfredi, Agricultural Attache’ dell’Ambasciata italiana a Londra. il programma ha visto anche un’iniziativa presso l’Istituto Italiano di Cultura alla quale hanno preso parte numerosi operatori specializzati del settore food e giornalisti inglesi.
Due iniziative per affermare a livello internazionale il valore del sistema della qualità Dop Igp italiano anche in vista dell’importante voto europeo di domani, 20 aprile 2023, in cui la ComAgri del Parlamento UE approverà il progetto di relazione sul nuovo Regolamento delle Indicazioni Geografiche, in vista della votazione in sessione plenaria del 31 maggio prossimo.

Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita
«Il cibo italiano e soprattutto le Indicazioni Geografiche – ha dichiarato Mauro Rosati, Direttore Fondazione Qualivita – sono un vero patrimonio non solo enogastronomico, ma anche economico dell’Italia. Il mercato inglese delle Dop Igp vale circa 1 miliardo di euro e ci è sembrato importante venire a Londra per far conoscere con dati oggettivi i valori del nostro sistema produttivo soprattutto quello legato al comparto della qualità certificata».
Cesare Mazzetti, Fondazione Qualivita
«Da 23 anni studiamo il sistema delle Indicazioni Geografiche come Fondazione Qualivita – ha sottolineato Cesare Mazzetti, Presidente Fondazione Qualivita – e sappiamo bene quali sono gli asset del nostro patrimonio agroalimentare anche in virtù dello sforzo fatto dalle imprese e dai Consorzi di tutela per sviluppare i mercati internazionali come quello inglese. Per questo dobbiamo garantire il massimo sostegno scientifico e culturale contro la crescente disinformazione che puntualmente si abbatte contro il made in Italy e le nostre Indicazioni Geografiche».
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Articolo aggiornato in data 23 Aprile 2023
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