I giovani non amano le auto. È questo il dato principale che emerge dall’ analisi “Autoritratto” dell’ACI riferita al 2020. Infatti, solo un under 25 su otto (il 12,2 per cento) ha un’auto di proprietà. Soltanto 10 anni fa, nel 2011, il rapporto era di 1 a 5 pari al 20,8 per cento. Un calo, quindi del 41,3 per cento.
Il motivo principale è dovuto ai costi di gestione. Mantenere un’automobile, oggi, costa circa 260 euro al mese. Inoltre, soprattutto tra i giovanissimi, sono sempre più diffuse altre forme di mobilità. Dalle minicar al car sharing fino a biciclette e monopattini.

I dati dello studio
Esaminando gli altri risultati della ricerca, si nota come il dato sul possesso delle auto si capovolge al crescere dell’età. Tra il 2011 e il 2020, infatti, i possessori di una vettura tra i 51 e i 60 anni sono cresciuti di 7,6 punti, passando dal 93,98 per cento al 101,13 per cento. Per quanto riguarda la fascia tra i 61 e i 70 si sale del 20,2 per cento, dal 77,28 al 92,92 per cento. Infine, il record appartiene agli over 70. Qui, rispetto al 2011, quando il dato si assestava al 46,03 per cento, si passa al 63,67 per cento del 2020 con un aumento del 38,3 per cento.
Dall’età dei proprietari a quella dei veicoli. Lo studio ACI, infatti, analizza anche l’età delle vetture nel nostro Paese. Il quadro evidenziato vede la maggioranza delle auto circolanti vecchie e inquinanti. Basti pensare che il 9,6 per cento del totale, 3 milioni e 800mila veicoli, è stato immatricolato prima del 1993. Queste vetture si concentrano soprattutto in tre regioni. Considerate le più “anziane”. Si tratta della Campania (18,1 per cento), della Calabria (15,7 per cento) e della Sicilia (14,1 per cento). La regione più giovane, invece, è il Trentino Alto Adige (2,9 per cento).
Inquinanti vs. Ecologiche
Purtroppo la fotografia dell’ACI vede un’Italia ancora arretrata dal punto di vista green. Parlando di vetture ecologiche il dato totale è del 10,7 per cento, rispetto al 9,8 del 2019. Di queste la maggior parte sono GPL (6,7 per cento), seguite dalle vetture a metano (2,5 per cento), ibride (1,4 per cento) ed elettriche (0,1 per cento). Per quanto riguarda quest’ultime, però, bisogna registrare un incremento considerevole rispetto al 2019. La crescita è stata del 67 per cento. Inoltre l’incremento sale al 139 per cento in Basilicata e fino al 170 per cento in Val d’Aosta (grazie soprattutto all’iscrizione di molte auto a noleggio, con la presenza nella Regione di numerose sedi legali di importanti società).
Infine, analizzando le percentuali, le regioni più ecologiche sono le Marche (21,3 per cento) e l’Emilia Romagna (20,4 per cento). Le regioni meno green Valle d’Aosta (3,14 per cento) e Sardegna (3,15 per cento).
Articolo aggiornato in data 1 Giugno 2021
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